Washington starebbe tentando di provocare il Dragone con la fornitura d'armi a Taiwan.
PECHINO - Il presidente cinese Xi Jinping ha riferito alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen di ritenere che gli Usa puntino a spingere Pechino ad attaccare Taiwan, in un incontro avuto nell'aprile 2023. Lo ha riportato nel fine settimana il Financial Times che, sulla base di quanto appreso da più persone, ha aggiunto che Xi ha assicurato che non avrebbe abboccato, parte di commenti utili a fornire una finestra sul pensiero del leader comunista su Taipei, la questione più spinosa nei rapporti tra Usa e Cina.
Alcuni accademici e ufficiali militari di Pechino in pensione hanno notato che Washington sta tentando di provocare il Dragone con la fornitura d'armi a Taiwan e altre misure per attirare la Cina in uno scontro militare. L'osservazione di Xi a von der Leyen è la prima del suo genere fatta a un leader straniero. Xi ha anche chiarito che un conflitto con gli Usa distruggerebbe molti successi raggiunti dalla Cina e minerebbe il suo obiettivo del «grande ringiovanimento della nazione» entro il 2049, al centenario della fondazione della Repubblica popolare.
«Qualunque sia la ragione dei commenti di Xi, è chiaro che ambiente decisionale e informazioni che vi confluiscono sono stati distorti o dai luogotenenti di Xi o dal suo stesso comportamento autocratico», ha rilevato Jude Blanchette, un esperto cinese del think tank Csis. Washington ha l'obbligo di aiutare Taipei a provvedere alla sua difesa in base al Taiwan Relations Act, ma l'amministrazione Biden ha marcato da tempo di non sostenere l'indipendenza e di opporsi a cambiamenti unilaterali dello status quo. L'ansia cinese sulle intenzioni Usa è salita negli ultimi anni, così come i timori Usa sull'assertività militare cinese intorno a Taiwan.
In questo contesto, secondo 'Il pensiero politico di Xi Jinping', libro scritto da Steve Tsang e Olivia Cheung, «il prevalere della Cina su Taiwan contro la volontà Usa cambierà radicalmente l'equilibrio di potere globale e Indo-Pacifico. Una vittoria cinese mostrerebbe al mondo che il sogno cinese di Xi di ringiovanimento nazionale è stato realizzato». Se ci fosse, una mossa su Taiwan potrebbe pertanto accadere in questo contesto, non con una spinta prematura in guerra, magari già nel 2024 o nel 2025.