Si potrebbe arrivare a un vero e proprio scontro tra fazioni anche al Congresso
WASHINGTON - Le preoccupazioni dei democratici aumentano e potrebbe profilarsi all'orizzonte uno scontro con il presidente "ribelle", Joe Biden, che non vuole mollare la corsa per la Casa Bianca.
Secondo quanto riporta il New York Times sulla base di interviste con oltre 50 democratici, sono sempre più numerosi coloro di quell'area politica che ritengono la candidatura del presidente insostenibile e temono che se restasse nel ticket presidenziale a pagare il prezzo sarebbero anche altri democratici in corsa, mettendo così a rischio il Senato e la Camera.
Per le 20.00 di stasera ora svizzera è prevista una riunione d'emergenza fra i leader democratici convocata dal leader alla Camera Hakeem Jeffries. L'incontro virtuale - anticipato ieri dal sito di notizie Axios - precede la riapertura del Congresso dopo la pausa per il 4 luglio e presenta l'occasione per fare il punto e parlare del futuro del ticket presidenziale.
Joe Biden ha ribadito di non voler lasciare la corsa alla Casa Bianca, ma già cinque deputati democratici hanno chiesto pubblicamente un suo passo indietro.
Intanto anche David Axelrod, ex consigliere di Barack Obama e uno dei maggiori strateghi democratici, parlando alla CNN ha detto che il presidente «deve fare un passo indietro: se non lo farà la sua età, e non il vuoto etico e morale di Donald Trump, dominerà il resto di questa importante campagna elettorale e macchierà la sua storica eredità».
Biden «non ha avuto successo» nel cercare di calmare il panico all'interno del partito democratico con l'intervista a Abc, ha messo in evidenza Axelrod, osservando come rischia una «sconfitta schiacciante nei confronti di un presidente che non rispetta la legge ed è impopolare».
Alcuni democratici valutano come e quando rompere pubblicamente con il presidente e, secondo uno stratega democratico, è possibile che la «diga possa crollare» la prossima settimana con la riapertura del Congresso.