Il clima è sempre più infuocato, a otto giorni dal voto
WASHINGTON - A otto giorni dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti i due rivali per la Casa Bianca continuano nella loro sfida senza esclusione di colpi.
A preoccupare i dem è il segreto evocato da Donald Trump sul palco del Madison Square Garden con lo speaker della Camera Mike Johnson. «Penso che con il nostro piccolo segreto faremo davvero bene con la Camera, giusto? Il nostro piccolo segreto sta avendo un grande impatto. Lui e io abbiamo un piccolo segreto: vi diremo qual è quando la corsa sarà finita», ha detto l'ex presidente.
I dem, scrive il New York Times, temono il peggio: uno scenario in cui Johnson, che ha lavorato con Trump per minare i risultati delle elezioni del 2020, sarebbe di nuovo in combutta con il tycoon per rubare le elezioni e impedire la certificazione dei risultati il 6 gennaio 2025, qualora vincesse la vicepresidente Kamala Harris. In una dichiarazione rilasciata al New York Times, Johnson non ha fatto nulla per fugare tali timori. Invece è sembrato confermare che c'è, in effetti, un «piccolo segreto» e che ha intenzione di mantenerlo tale.
Da parte sua, Kamala Harris si dice disponibile a sottoporsi a un test cognitivo ma, parlando alla Cbs, sfida il suo rivale Donald Trump a fare lo stesso. Il tycoon ripete frequentemente che la vicepresidente ha un basso quoziente intellettivo, mentre la leader dem lo accusa di essere «sempre più instabile e squilibrato».