Wall Street in caduta libera, interviene la Federal Reserve con un'operazione da 1'500 miliardi di dollari
NEW YORK - Wall Street sta sperimentando la settimana peggiore dalla crisi del 2008. I listini americani sono in forte calo dopo lo stop dei voli dall'Europa deciso da Donald Trump, e in questa settimana hanno già sperimentato due sospensioni per eccesso di ribasso.
Dopo un inizio in profondo rosso a Wall Street, lo S&P 500 calato di oltre il 7% ha fatto scattare i circuit breaker, ovvero lo stop degli scambi per 15 minuti. In apertura a Wall Street, il Dow Jones perdeva il 7,41% a 21.823,23 punti, il Nasdaq cedeva il 6,82% a 7.410,54 punti. È la seconda volta questa settimana che le contrattazioni a Wall Street vengono sospese per 15 minuti.
Alle 17:30, il Dow Jones perdeva il 9.44%, il Nasdaq il 8,32%, e lo S%P l'8,59%. L'andamento dei listini segnala l'80% di chance di recessione per l'economia americana.
Interviene la Fed - In soccorso a Wall Street è scesa in campo la Federal Reserve, annunciando un'operazione da 1'500 miliardi di dollari per contrastare le perturbazioni sui mercati. Le perdite si sono così ridotte, Il Dow Jones perde alle 18:30 il 6,07% a 22.088,71 punti, il Nasdaq cede il 6,03% a 7.471,62 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 5,64% a 2.586,78 punti.
Le borse europee nel baratro - Le decisioni comunicate a inizio pomeriggio dalla Banca centrale europea (Bce) non hanno contribuito a tranquillizzare i mercati finanziari. A Zurigo alle 16.45 infatti, l'indice dei valori guida SMI cedeva il 10,4% a 8'200.35. Sale la pressione sul franco svizzero.
L'indice Stoxx 600, che sintetizza l'andamento delle Borse europee sulla base di un paniere che include i principali 600 titoli del Vecchio Continente, è arrivato a perdere l'11,3%, segnando il maggior calo della storia delle Borse europee, superiore anche a quelli segnati nel 2008 in occasione del fallimento di Lehman Brothers. Il calo equivale alla perdita di 825 miliardi di euro.
Crollano anche l'oro fisico e l'oro digitale - Il panico sui mercati non ha risparmiato neppure l'oro. Il bene rifugio per eccellenza è arrivato a perdere fino al 3,5%, scivolando sotto quota 1'600. E anche Il Bitcoin, definito da molti l'oro virtuale, non si salva dal crollo di Wall Street. La criptovaluta affonda ai minimi da maggio scendendo fino a 6'000 dollari, con un calo del 23%.