Registrate perdite milionarie: «Abbiamo preso misure appropriate come gran parte dell'industria del lusso»
NEW YORK - Le vendite del trimestre di Tiffany, al 30 aprile, sono diminuite del 45% a 556 milioni di dollari, «principalmente a causa delle temporanee chiusure di un numero considerevole di negozi in tutto il mondo a causa della pandemia di Covid-19», spiega il colosso americano della gioielleria, che a fine maggio aveva annunciato che manterrà il dividendo.
Il calo delle vendite ha comportato una perdita netta di 65 milioni, a fronte di un utile netto di 125 milioni nell'anno precedente. Escludendo alcuni costi registrati nel periodo, relativi all'acquisizione in corso da parte di Lvmh, la perdita netta del primo trimestre è stata di 64 milioni.
La società riferisce di avere modificato l'8 giugno, come misura precauzionale, la sua linea di credito revolving globale e si attende ripercussioni per l'intero anno sui conti. «Abbiamo preso misure equilibrate e appropriate, come gran parte dell'industria del lusso - ha commentato il presidente della direzione Alessandro Bogliolo - per proteggere i nostri stimati dipendenti che sono il cuore e l'anima del marchio».