I social media sono accusati di non fare abbastanza contro l'odio e il razzismo
WASHINGTON - Coca Cola ha annunciato ieri in serata di essersi unita al boicottaggio di Facebook, Instagram, YouTube, Twitter e degli altri social media.
L'accusa alle piattaforme è quella di non fare abbastanza per combattere la presenza di contenuti d'odio e razzismo nelle proprie piattaforme.
Il gigante americano ha detto che fermerà tutte le sue pubblicità digitali almeno per un mese a partire dal primo luglio.
Al boicottaggio, promosso dalla campagna Stop Hate for Profit, hanno aderito altri colossi come Unilever e Verizon.
L'amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg ha nel frattempo annunciato una serie di modifiche delle policy che, pur non rispondendo esplicitamente ai vari boicottaggi, sembrano destinate a rispondere a molte delle critiche che l'azienda ha dovuto affrontare negli ultimi tempi per quanto riguarda la mancanza di moderazione. Sotto la lente, in particolare, le minacce, i discorsi di odio e la disinformazione.