Entra oggi in vigore nell'Ue il "Diritto alla riparazione" per i consumatori
BRUXELLES - Vi è già capitato di dover cambiare un intero elettrodomestico solo per il guasto di una piccola parte?
Ecco, nell'Unione europea, a partire da oggi, non dovrebbe più poter succedere. È infatti entrato in vigore oggi il disegno di legge sul "Diritto alla riparazione", come riporta l'agenzia AP.
Le aziende che vendono ad esempio frigoriferi, asciugacapelli, o televisori dovranno quindi ora garantire che questi apparecchi possano essere riparati (e quindi che tutti i pezzi di ricambio siano disponibili) fino a 10 anni dalla loro realizzazione, per contribuire a ridurre la vasta montagna di rifiuti elettronici che si accumula ogni anno nel continente.
Il "diritto alla riparazione" fa inoltre parte di uno sforzo più ampio (la risoluzione si chiama "Verso un mercato unico più sostenibile per le imprese e i consumatori") per ridurre l'impronta ambientale degli apparecchi elettronici, rendendoli più durevoli ed efficienti dal punto di vista energetico. I nuovi dispositivi dovranno così essere dotati di chiare etichette sulla riparabilità, di manuali di riparazione esaustivi e dovranno anche essere realizzati in modo da poter essere smontati con agio quando non possono più essere riparati, per migliorare il riciclaggio.
È un bel tackle alle accuse di obsolescenza programmata - accorciare deliberatamente la vita di un prodotto o impedirne la riparazione - sempre più all'onore delle cronache negli ultimi decenni. L'eurodeputato verde David Cormand ha dichiarato che «il Parlamento europeo ha inviato un messaggio chiaro: etichettatura obbligatoria armonizzata che indichi la durabilità e lotta all’obsolescenza prematura a livello europeo sono le vie da seguire».
Ogni anno, gli europei producono più di 16 chilogrammi di rifiuti elettrici per persona. Circa la metà di questa spazzatura è dovuta a elettrodomestici rotti, e l'UE ne ricicla solo il 40% circa, lasciandosi dietro enormi quantità di materiale.
In un passo successivo, le associazioni per i diritti dei consumatori vogliono che il diritto alla riparazione sia esteso anche agli smartphone, ai computer portatili e ad altri piccoli dispositivi elettronici.