Una risposta di Musk su Twitter ha fatto scendere le quotazioni della criptovaluta, ma poi è arrivata la precisazione
LOS ANGELES - Si continua a parlare di Tesla e Bitcoin, dopo che la scorsa settimana il fondatore dell'azienda Elon Musk aveva criticato l'utilizzo di carburanti fossili per l'attività di "mining", ovvero la generazione delle criptovalute.
Nelle scorse ore un utente di Twitter, tale @CriptoWhale, ha twittato: «I possessori di Bitcoin si schiaffeggeranno il prossimo trimestre quando scopriranno che Tesla ha mollato il resto dei loro Bitcoin. Con la quantità di odio che Elon Musk sta ricevendo, non lo biasimo...». La risposta di Musk è stata «Infatti...».
Bloomberg riferisce che, immediatamente dopo la pubblicazione del tweet, la valutazione di Bitcoin è scesa del 5%. Ma nel corso delle ore successive l'imprenditore è tornato sull'argomento, questa volta con una dichiarazione che non lascia spazio a fraintendimenti: «Per chiarire le speculazioni, Tesla non ha venduto alcun Bitcoin».
La stessa cosa era già stata detta lo scorso 13 maggio, con una dichiarazione che mirava a chiarire la posizione dell'azienda in merito alla questione: «Tesla ha sospeso l'acquisto di veicoli con i Bitcoin. Siamo preoccupati dal rapido incremento dell'uso di componenti fossili per la creazione e le transazioni di Bitcoin, specialmente carbone che ha le peggiori emissioni di ogni carburante. La criptovaluta è una buona idea a vari livelli e crediamo che abbia un futuro promettente, ma non può arrivare a scapito dell'ambiente. Tesla non venderà alcun Bitcoin e intendiamo usarli per le transazioni appena l'attività di mining si sposterà su energie più sostenibili».
To clarify speculation, Tesla has not sold any Bitcoin
— Elon Musk (@elonmusk) May 17, 2021
— Elon Musk (@elonmusk) May 16, 2021