Ad aver attirato le attenzioni dei regolatori della SEC, il lancio del servizio di prestiti con interessi
Il Ceo di Coinbase, Bryan Armstrong, non ci sta: «Il contenzioso dovrebbe essere l'ultima risorsa, non la prima»
WASHINGTON - Coinbase, una delle principali società di scambio di criptovalute, ritarderà con tutta probabilità il lancio del suo nuovo servizio di prestito di criptovalute, "Lend", almeno fino ad ottobre.
Lo ha dichiarato la piattaforma, in seguito ad un avvertimento da parte della Commissione statunitense per i Titoli e gli Scambi (U.S. Securities and Exchange Commission, SEC), che minaccia d'intentare una causa legale contro l'azienda se quest'ultima procederà con il progetto.
Per ora, la SEC - che ha sempre più sott'occhio il mondo delle criptovalute - ha chiesto alla piattaforma di trading di fornire ulteriori informazioni sul servizio, che consentirebbe agli utenti di guadagnare con gli interessi, prestando beni digitali. Prestiti che hanno iniziato a sollevare qualche preoccupazione ad alcuni regolatori, in particolare negli USA, poiché non conformi alle leggi esistenti sui titoli.
La situazione inizia però a spazientire Brian Armstrong, Ceo di Conbase: «Nonostante la nostra decisione di aspettare, tenendo Lend fuori dal mercato e offrendo informazioni dettagliate, la Sec non ha ancora spiegato che problemi vede nel servizio», ha dichiarato, aggiungendo che «rifiutano di fornire spiegazioni su cosa dovrebbe essere consentito e perché, lanciandosi invece in queste tattiche di intimidazione».
«Se finissimo in tribunale potremmo finalmente ottenere la chiarezza normativa che la SEC si rifiuta di fornire. Ma la regolamentazione tramite contenzioso dovrebbe essere l'ultima risorsa, non la prima», ha concluso Armstrong, senza nascondere l'insofferenza per quanto sta accadendo.
Intanto, si iniziano già a vedere le prime conseguenze delle discussioni: a Wall Street, Coinbase è arretrata del 3,62%.