A pesare, le incertezze macroeconomiche a livello mondiale
NEW YORK - Il mercato delle criptovalute ha bruciato 130 miliardi di dollari di valore nelle ultime 24 ore, con Bitcoin ed Ether in forte calo.
Il Bitcoin ha perso il 6,6% ed è scivolato sotto i 34'000 dollari, continuando il trend in calo degli ultimi giorni. Ether ha ceduto il 7,6% a 2'201 dollari, toccando i minimi da luglio.
Le criptovalute di recente hanno iniziato a muoversi in tandem con Wall Street, che vive una seduta in profondo rosso dopo aver archiviato la sua peggiore settimana dal 2020. A pesare sono le tensioni geopolitiche e la Fed falco che spinge gli investitori a riposizionare i loro portafogli in vista della battaglia contro l'inflazione. I sostenitori del Bitcoin sostengono da tempo che la criptovaluta protegge dal rischio di inflazione: una teoria che però di recente non trova riscontro soprattutto fra i nuovi investitori, che la considerano più come un asset tecnologico.
Sul trend al ribasso pesano anche i timori sulle nuove regole che potrebbero essere imposte sul mercato delle valute digitali. La scorsa settimana, ad esempio, la Russia ha vietato l'uso e il mining di valute digitali. L'amministrazione Biden si prepara invece a pubblicare l'iniziale strategia del governo per gli asset digitali e a incaricare le agenzie federali a valutarne i rischi e le opportunità.
Gli analisti prevedono che il Bitcoin continui la sua parabola di calo e guardano già alla soglia dei 30'000 dollari, ormai sempre più vicina e che con la prossima riunione della Fed potrebbe rivelarsi a portata di mano.
«Il bitcoin dovrà affrontare venti contrari per risalire, almeno fino a quando le condizioni macroeconomiche non cambieranno», ha confermato all'agenzia Reuters Mark Elenowitz, presidente di Horizon, una società dedita allo scambio di titoli.