Il giorno dopo le dimissioni del Cda, il titolo societario è stato sospeso a Piazza Affari dopo aver perso oltre il 10%
TORINO - Juventus in forte calo alla borsa di Milano dopo le dimissioni in blocco di ieri del consiglio di amministrazione (Cda), sulla scia delle indagini che vedono la società sportiva torinese esposta all'accusa di falso in bilancio.
Stamane a Piazza Affari il titolo dell'impresa è arrivato a perdere oltre il 10%, venendo anche sospeso per eccessiva volatilità, cosa che peraltro sul mercato italiano capita relativamente frequentemente ai valori negoziati.
Il titolo si trova così ai minimi da marzo del 2017, con una capitalizzazione di borsa ridottasi a circa 670 milioni di euro. La società controllante Exor, holding della famiglia di imprenditori italiani Agnelli, è fiacca ad Amsterdam, dove cede lo 0,1%.
Dopo 4576 giorni, si è quindi chiusa ieri l'era di Andrea Agnelli alla guida della Juventus. Il presidente più vincente della storia bianconera lascia la carica, si dimette con tutto il Cda e abbandona il vertice di quella che nelle cronache italiche viene chiamata Vecchia Signora, dove era approdato il 19 maggio 2010. Agnelli, 46 anni, in 12 anni ha segnato un'epoca nella storia del club. Con Agnelli al timone, la Juventus si è definitivamente rialzata dopo le sabbie mobili di calciopoli ed è tornata a primeggiare in Italia.
A succedergli sarà Gianluca Ferrero, commercialista, revisore e amministratore di varie società. Ferrero - ha indicato oggi Exor in un comunicato - possiede una solida esperienza e le competenze tecniche necessarie, oltre a una genuina passione per il club bianconero, che lo rendono la persona più adeguata a ricoprire l'incarico. Exor comunicherà la lista completa dei candidati per il rinnovo del Cda entro i termini di legge, cioè 25 giorni prima dell'assemblea del 18 gennaio.
Stando all'agenzia Ansa dalla scelta di Ferrero per la presidenza emerge l'intenzione di Exor di disegnare per la Juventus un consiglio forte, di profilo tecnico, in grado di affrontare tutti i temi legali e societari nei vari procedimenti aperti. Appare evidente l'intenzione di fare concentrare quindi il nuovo direttore generale Maurizio Scanavino sulle scelte operative e gestionali.