A trasferirsi all'estero non è solo il contenuto dei conti correnti ma a scappare sono anche i cittadini, ecco le cifre
MOSCA - I trasferimenti di denaro dalla Russia ai Paesi vicini hanno subito un'impennata nel 2022, con punte che sfiorano il 600%. Lo riporta il sito russo Rbc spiegando che questa fuga di capitali è alimentata anche dal crescente numero di russi che lasciano il Paese: nel terzo trimestre dell'anno scorso sono stati quasi 10 milioni, il 12% in più rispetto allo stesso periodo del 2021.
Cosa si apprende dalla Banca centrale russa - L'analisi realizzata dal sito Rbc.ru prende in considerazione cinque Paesi - Kazakistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Armenia e Georgia - e si basa sui dati forniti dalla Banca centrale russa relativi agli strumenti di trasferimento di denaro russi Zolotaya Korona, Unistream e Contact.
Le cifre - Nel 2022 sono stati trasferiti dalla Russia al Kazakistan circa 775,4 milioni di dollari, un importo 6,8 volte superiore a quello del 2021 e il più alto almeno dal 2014. Circa 2 miliardi di dollari sono arrivati alla Georgia, rispetto ai 411,3 milioni di dollari del 2021. L'importo inviato dalla Russia all'Uzbekistan è stato di 14,5 miliardi di dollari, 2,6 miliardi in più rispetto all'anno precedente. Le banche centrali del Kirghizistan e dell'Armenia hanno pubblicato per il momento i dati relativi ai primi 11 mesi del 2022. In questo periodo, i trasferimenti dalla Russia all'Armenia sono quadruplicati a 3,1 miliardi di dollari (rispetto al periodo gennaio-novembre 2021), un record dal 2004. Mentre i trasferimenti dalla Russia al Kirghizistan sono aumentati del 6% a 2,6 miliardi di dollari.
Le motivazioni - Uno dei motivi principali della crescita delle rimesse è stato il trasferimento dei cittadini all'estero nel mezzo del conflitto in Ucraina e la mobilitazione annunciata da Mosca: secondo gli ultimi dati dei servizi segreti russi (Fsb), nel trimestre luglio-settembre i viaggi all'estero sono stati 9,7 milioni, ovvero 1,2 milioni in più rispetto al terzo trimestre 2021.
Hanno contribuito all'aumento dei trasferimenti di denaro anche le sanzioni occidentali, che hanno provocato l'uscita di molte società straniere dal Paese spingendo i russi a ordinare online un maggior numero di prodotti dall'estero.