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REGNO UNITODyson taglia 1000 posti di lavoro

09.07.24 - 17:01
Si tratta di un quarto della forza lavoro negli stabilimenti britannici
Depositphotos (ifeelstock)
Fonte Ats Ans
Dyson taglia 1000 posti di lavoro
Si tratta di un quarto della forza lavoro negli stabilimenti britannici

LONDRA - Il re britannico degli aspirapolvere di moderna generazione, James Dyson, si prepara a tagliare circa 1000 posti di lavoro nel Regno Unito: vale a dire un quarto dell'organico impiegato finora negli stabilimenti del suo Paese d'origine.

L'annuncio, ripreso oggi con evidenza dai media d'oltre Manica, s'inserisce in un piano di ristrutturazione globale che riguarderà anche altre fabbriche in giro per il mondo, dove in totale il gruppo Dyson conta al momento su 15'000 addetti. Il target dichiarato è «tagliare i costi» per far fronte all'intensificazione «di una concorrenza feroce sui mercati mondiali», come ha affermato Hanno Kirner, amministratore delegato dell'azienda. L'impatto si farà sentire su tutti i tre i maggiori impianti britannici della holding, quelli di Bristol, di Londra e del Wiltshire dove sir James Dyson - imprenditore e inventore vulcanico - fondò il suo business nel 1991.

L'iniziativa, che suscita l'inevitabile allarme dei sindacati, rappresenta una grana anche per il neonato governo laburista di Keir Starmer, frutto delle elezioni del 4 luglio, il cui ministro dell'Industria, John Reynolds, figura moderata e di orientamento tendenzialmente liberale, proprio oggi aveva riunito in videoconferenza - fresco d'insediamento - circa 170 fra imprenditori e rappresentanti di associazioni di categoria per avviare un dialogo sulle priorità da affrontare e illustrate le sue prime iniziative a favore dei comparti produttivi.

James Dyson, businessman interessato alla politica e già sostenitore della Brexit, è uno degli uomini più ricchi del Regno. Negli ultimi anni era stato al centro di polemiche anche per la scelta di spostare la sua residenza e parte delle sue attività all'estero: scelta poi in parte rientrata, con la residenza di famiglia ritrasferita di nuovo da Singapore all'Inghilterra.

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