Il «passo verso la trasparenza» della banca centrale americana non piace affatto agli istituti di credito. Ecco perché.
NEW YORK - Le maggiori banche americane, si apprestano a fare causa alla Fed sugli stress test. Lo riporta Cnbc citando alcune fonti. La Fed ha annunciato di voler cambiare gli esami annuali a cui sottopone gli istituti di credito per aumentare la trasparenza e ridurre la volatilità che solitamente segue le richieste di capitale.
Anche se le modifiche che la Fed intende introdurre sono positive per le banche, gli istituti ritengono che i cambiamenti sono troppo poco e troppo tardi.
L'annuncio della Fed è un «passo verso la trasparenza, ma riteniamo necessario presentare un'azione legale per preservare i nostri diritti legali», ha detto Greg Baer, il presidente di Bank Policy Institute, che rappresenta banche quali JPMorgan, Citigroup e Goldman Sachs. La causa include anche l'American Bankers Association e la US Chamber of Commerce.
Le tre associazioni non sono contrarie agli stress test ma ritengono che il processo attuale risulta in "requisiti e restrizioni inspiegabili sul capitale bancario". Le banche sono sottoposte ogni anno agli stress test che hanno come obiettivo quello di misurare la loro resilienza di fronte a scenari economici catastrofici.
L'ultimo test infatti prevedeva un crollo del 40% dei prezzi immobiliari commerciali e il 36% di quelli delle case. I test sono usati dalla Fed per calcolare i requisiti di capitale necessari per assorbire le perdite. Gli esami annuali hanno avuto un ruolo importante per riportare fiducia nel settore bancario dopo la crisi del 2008, ma di recente sono stati criticati per la mancanza di trasparenza sui modelli usati e la volatilità che causano.