Rispetto al 2017, si tratta di un incremento di ben il 32%
BERNA - Nel 2018, in Svizzera, l'interesse dei "venture capitalist" per nuove idee e modelli d'affari è rimasto elevato. Mai prima d'ora le cosiddette start-up, ossia le imprese ai primi vagiti, hanno ricevuto tanto capitale rischio come l'anno scorso. Per la prima volta è stato superato il limite del miliardo di franchi.
Secondo il rapporto "Swiss Venture Capital Report", elaborato dal portale online Startupticker.ch in collaborazione con l'associazione di investitori Seca, lo scorso anno 1,24 miliardi di franchi di capitale di rischio sono confluiti in giovani imprese elvetiche. Rispetto al 2017, si tratta di un incremento di ben il 32%. Inoltre, è la prima volta che viene superata la barra del miliardo.
I fondi raccolti sono andati a beneficio di 230 aziende, 55 in più rispetto all'anno precedente (+31,4%). Si stima che un'impresa su due abbia ricevuto più di 2 milioni e un quinto più di 10 milioni.
A fare la parte del leone sono le aziende attive nell'informazione e nella comunicazione. Lo scorso anno ben 131 start-up attive in questi settori hanno raccolto 685 milioni da donatori nazionali ed esteri, il 120% in più rispetto all'anno precedente.
Il settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (conosciuto con l'acronimo TIC) ha quindi sostituito le scienze della vita quale settore più importante per gli investimenti in capitale di rischio.
Gli investimenti in aziende biotecnologiche sono diminuiti del 43%, attestandosi a 253 milioni, mentre il volume degli investimenti nel settore della tecnologia medica è aumentato di quasi il 42%, raggiungendo i 123 milioni.
Nel cantone di Zurigo, l'anno scorso sono stati investiti 515 milioni in 99 start-up. Ciò corrisponde ad un aumento del 71% del numero di imprese e di poco meno dell'89% in volume. Il settore TIC è particolarmente ben rappresentato con 64 imprese che hanno racimolato complessivamente 314 milioni di franchi svizzeri.
In un confronto europeo, la scena svizzera delle start-up ha di che essere orgogliosa. Nel 2018, ad esempio, sono stati investiti 2,6 miliardi di dollari nel Regno Unito, 2,3 miliardi di dollari in Germania e 1,4 miliardi di dollari in Francia. La Svizzera si piazza al quinto posto, dietro Israele con 1,2 miliardi di dollari.
In generale, a detta di Maurice Pedergnana, direttore di Seca, si può affermare che la scena svizzera del capitale di rischio si è ulteriormente sviluppata. La Svizzera offre progetti molto interessanti per i venture capitalist, come dimostra anche il fatto che aziende come Google, Alibaba o Sony investono in start-up svizzere. Nel 2018, circa il 60% del capitale investito in tali società proveniva da stranieri.
Tuttavia, un neo c'è: gli investimenti effettuati dai fondi pensione rimangono trascurabili. Secondo Pedergnana, i grandi fondi pensione investono solo lo 0,03% del loro patrimonio in capitale di rischio, e ciò benché quest'ultimo negli ultimi anni abbia generato in media rendimenti a due cifre.