Il weekend delle brutte notizie si ripercuote sui listini. Malissimo i titoli finanziari di UBS e Credit Suisse.
Lo Swiss Market Index perde oltre il 7 per cento in apertura, poi vive una giornata da profondo rosso. A Milano Piazza Affari va sotto dell'11%.
ZURIGO/LUGANO - Giornata da incubo per la Borsa svizzera e per i principali indici europei. L’attesa era volta a capire quanto lo Swiss Market Index, che raggruppa i più importanti titoli, avrebbe avuto spalle robuste per reggere l’emergenza coronavirus. Il contagio in aumento ovunque, nella Lombardia isolata come nella stessa Svizzera si è ripercosso pesantemente sul mercato azionario.
Alle 9 lo SMI ha aperto bruciando oltre il 7 per cento del suo valore rispetto alla chiusura di venerdì. Quindi la timida risalita anche se nel pomeriggio l’indice è ridisceso ai livelli d'inizio mattinata. Così le principali borse europee, con la Borsa di Francoforte (-7% il Dax), mentre a Milano a Piazza Affari il FtseMib è colato letteralmente a picco (-11%).
A soffrire maggiormente oggi a Zurigo sono i titoli finanziari con l’azione di UBS venduta sotto i 9 franchi (-9%) e Credit Suisse a 8.6 (-11%). Valori che non si discostano molto da quelli toccati in occasione della crisi sistemica del 2008. Col fiatone anche gli assicurativi con la Zurich Insurance (-7%), non si salvano neppure i colossi della farmaceutica con Roche (-6%) e, un po' meglio, Novartis (-4%). Insomma il crollo è stato virale.