Il rallentamento è dovuto ovviamente alla pandemia di Covid-19
DOMAT/EMS - Nel primo trimestre dell'esercizio in corso, Ems-Chemie ha registrato una flessione dei ricavi del 18% su un anno a 496 milioni di franchi a causa del rallentamento congiunturale dovuto alla pandemia di coronavirus.
Il rallentamento dell'economia, delineatosi già nel 2019, ha subito un'accelerazione a causa della pandemia. Nonostante la difficile situazione, si legge in una nota odierna della società, l'azienda dispone di liquidità a sufficienza. In Svizzera, il gruppo ha introdotto il lavoro parziale e, per solidarietà, la direzione e il Cda si sono tagliati lo stipendio.
A soffrire in particolare nei primi tre mesi dell'anno è stata l'industria automobilistica (un cliente importante per Ems-Chemie): questo settore ha registrato una flessione del 25% a livello mondiale. Ma mentre in Cina il settore si sta riprendendo, negli altri maggiori paesi produttori le fabbriche sono chiuse da 3-4 settimane, si legge nel comunicato.
La società ha in ogni caso già adottato contromisure per mitigare l'impatto della malattia sull'andamento degli affari, rimpolpando gli stock di materie prime in tutti i paesi dove è attiva e costituendo magazzini con prodotti finiti nelle vicinanze delle fabbriche. I cinque siti di Ems-Chemie in Cina hanno potuto ricominciare a produrre già il 10 di febbraio scorso. Nonostante ciò, il management si attende per il 2020 un calo degli utili.
Già nel 2019 il rallentamento congiunturale e la forza del franco avevano inciso sui conti di Ems-Chemie: il gruppo grigionese aveva visto il fatturato scendere per la prima volta in quattro anni, con una contrazione del 7% a 2,15 miliardi di franchi. L'utile netto era per contro aumentato del 2% a 532 milioni.
L'azienda - che produce polimeri con cui vengono fabbricati in particolare componenti per auto, ma anche scarponi da sci o console per videogiochi - è comunque riuscita a far fronte alla situazione attraverso un programma di riduzione dei costi.
Fondata nel 1936, Ems-Chemie ha sede a Domat/Ems (GR). Nel 1969 - quando l'azienda si chiamava Emser Werke - nell'ufficio giuridico della società venne assunto Christoph Blocher. Dopo pochi anni il giovane giurista assunse la presidenza della direzione. Nel 1983 Blocher comprò l'azienda, in difficoltà, dalla famiglia proprietaria e negli anni successivi ne ampliò l'attività.
Dopo l'elezione nel dicembre 2003 in Consiglio federale il politico UDC si ritirò dal gruppo, alla cui guida venne posta la figlia Magdalena. Oggi Ems-Chemie è una realtà presente con 25 stabilimenti di produzione in 16 differenti nazioni, con circa 3000 dipendenti.