Nell'ultimo esercizio l'utile operativo è sceso del 22% e quello netto del 67%
ZURIGO - Il gruppo del lusso Richemont ha registrato un forte calo dell'utile netto al termine dell'esercizio 2019/2020, principalmente a causa di un effetto unico. La società, che gestisce marchi come Cartier e IWC, precisa di essere stata pesantemente colpita dal coronavirus nel quarto trimestre.
Nel corso dell'esercizio in esame, conclusosi a fine marzo, l'utile netto è calato del 67% a 931 milioni di euro, anche per il mancato conseguimento di una plusvalenza di 1,38 miliardi di euro legata all'acquisizione di Yoox Net-à-porter, società specializzata nella vendita online di beni di lusso.
L'utile operativo è sceso del 22% a 1,52 miliardi e il relativo margine si è attestato al 10,7% rispetto al 13,9% di un anno fa.
Il fatturato è invece cresciuto del 2% a 14,2 miliardi, ma è rimasto stabile al netto degli effetti monetari. La performance è stata guidata da Yoox Net-à-porter e gioielli. Il calo dei ricavi nella regione Asia-Pacifico è stato in parte compensato dalle Americhe, dall'Europa e dal Giappone.
Nel quarto trimestre le vendite sono scese del 18%, con una flessione del 36% in Asia-Pacifico e un'autentica emorragia a Hong Kong (-67%). Più contenuta la contrazione in Europa (-9%) e Americhe (-9%).
I risultati complessivi sono stati inferiori alle attese degli analisti, in particolare in termini di utile netto, stimato a 1,25 miliardi.