La banca privata ha raggiunto un accordo dopo aver ammesso di aver aiutato molti clienti a non pagare le tasse
WASHINGTON - La banca privata svizzera Rahn+Bodmer ha ammesso di aver aiutato i clienti a evadere le tasse negli Stati Uniti e ha accettato di pagare 22 milioni di dollari (20,3 milioni di franchi al cambio attuale) in sanzioni e restituzioni, ha indicato ieri il ministero della Giustizia statunitense.
Se l'istituto zurighese, fondato nel 1750, rispetterà alcune regole per tre anni e coopererà con le autorità, le accuse saranno ritirate, si legge nella nota del ministero.
Rahn+Bodmer è accusata di aver aiutato, almeno tra il 2004 e il 2012, circa 340 clienti con conti bancari negli Stati Uniti a presentare false dichiarazioni dei redditi e a praticare l'evasione fiscale.
La banca ha accettato di restituire 4,9 milioni di dollari in tasse non pagate, 9,7 milioni di dollari in commissioni guadagnate dalla gestione dei conti non dichiarati e una multa di 7,4 milioni di dollari.