L'obiettivo è «sfruttare il grande bacino di talenti tecnologici qualificati» disponibili in quel Paese.
ZURIGO / NEW DELHI - Credit Suisse intende assumere quest'anno oltre 1'000 informatici in India dopo averne già ingaggiati 2'000 negli ultimi tre anni. Nell'annunciarlo, la grande banca svizzera «sottolinea il suo continuo impegno nella presenza nel paese e la sua visione di fare dell'India il centro per l'innovazione tecnologica dell'istituto a livello globale», si legge in un comunicato odierno.
Le assunzioni concerneranno vari ambiti. Saranno per esempio richiesti ingegneri e sviluppatori in sicurezza informatica, analisi dei dati, gestione del cloud e intelligenza artificiale. Tutto questo «per sostenere le aspirazioni digitali della banca», afferma la società fondata nel 1856 dall'imprenditore zurighese Alfred Escher (1819-1882).
Obiettivo dell'azienda è «sfruttare il grande bacino di talenti tecnologici qualificati disponibili in India». Il grande paese asiatico fornisce ormai quasi il 25% del personale del settore informatico della banca. Si tratta anche di cavalcare una tendenza globale: «La pandemia ha accelerato l'uso di soluzioni digitali in molti rami», afferma il responsabile delle tecnologie informatiche in India John Burns, citato nel comunicato.
Mentre l'India continua a combattere la seconda ondata della pandemia di Covid-19, Credit Suisse ha recentemente donato 75 milioni di rupie (l'equivalente di 900'000 franchi) per fornire assistenza agli ospedali attraverso l'acquisto di forniture mediche critiche. Questo impegno si aggiunge a un appello di raccolta fondi lanciato tra il suo personale, che ha totalizzato 340'000 franchi. A titolo di confronto, Credit Suisse nel 2020 ha realizzato un utile di 2,7 miliardi di franchi, su ricavi di 22 miliardi, e il suo Ceo Thomas Gottstein ha incassato 8,5 milioni.