Nel 2021 nelle direzioni delle imprese la presenza femminile ha raggiunto quota 19%
ZURIGO - Nel 2021 quattro su dieci nuovi impieghi manageriali nelle aziende dello Swiss Market Index (SMI) in Svizzera sono andati a donne. Nell'arco di un anno la quota di queste ultime nella direzione di imprese è così aumentata sensibilmente, passando dal 13% nel 2020 al 19% l'anno scorso. Quasi tutte le nuove "top manager" - il 92% - provengono dall'estero, in particolare da Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Francia.
È quanto risulta da uno studio condotto dalla società di consulenza gestionale Russell Reynolds Association, pubblicato oggi dalla SonntagsZeitung e a disposizione di Keystone-ATS.
Lo studio, che ha preso come data di riferimento il primo gennaio 2022, ha esaminato gli organi direttivi dei venti titoli dello SMI, indice principale della Borsa svizzera, e dei trenta titoli dello SMIM, indice di media capitalizzazione. Tra questi ultimi la proporzione di donne ai "piani alti" è aumentata di 2,3 punti percentuali al 13,4%.
Nello SMI è Partners Group ad avere la più elevata quota di donne alla direzione (38%). Seguono Zurich Insurance (36%) e Holcim (30%). Lo sviluppatore di software Temenos guida la classifica delle aziende SMIM con una proporzione di donne del 42%. Precede SIG Combibloc (33%), e Ems-Chemie (25%).
Da gennaio 2021, è stato fissato nel diritto societario un valore di riferimento per la rappresentanza dei sessi di almeno il 20% nella direzione. Questo obiettivo è lontano dall'essere raggiunto. Quattordici donne mancano dalle aziende SMI e 26 dalle aziende SMIM.
Nel confronto internazionale, la Svizzera non è mal posizionata. I paesi più avanzati in termini di uguaglianza sono la Norvegia (30%), la Finlandia (26,7%) e la Gran Bretagna (25,8%). La Svizzera è leggermente dietro rispetto alla Germania, ma davanti a paesi come l'Italia, la Spagna e i Paesi Bassi.