Distributori automatici ancora poco utilizzati a causa di lockdown e telelavoro. Ma si osserva una leggera crescita
ZUGO - La pandemia, e in particolare il telelavoro, ha pesato su Selecta anche nell'esercizio 2021. Il gruppo, specializzato nei distributori automatici di cibo e bibite installati negli uffici e in luoghi pubblici, ha comunque registrato un graduale aumento delle vendite di trimestre in trimestre, tanto che negli ultimi tre mesi dell'anno avevano già raggiunto il 79% del livello del 2019.
Complessivamente, nel 2021 Selecta ha realizzato un fatturato di 1,04 miliardi di euro, in aumento del 3,2% rispetto al 2020, indica oggi l'azienda. L'utile operativo (EBITDA) è più che raddoppiato a 199,3 milioni di euro.
L'aumento di quest'ultimo dato è stato possibile grazie a significativi risparmi sui costi, precisa l'azienda. Nell'autunno 2020, la società di partecipazione americana KKR aveva iniettato 125 milioni di euro supplementari in Selecta per consentirne la ristrutturazione.
Selecta è nata nel 1957 a Murten/Morat (FR) su iniziativa di un imprenditore che anni prima aveva scoperto gli automatici - allora completamente sconosciuti in Svizzera - durante un viaggio negli Stati Uniti. La società è poi passata di mano più volte e dal 2015 è controllata da KKR.
Oggi Selecta è una realtà che controlla 475'000 mini-punti vendita in Europa con 10 milioni di clienti al giorno. L'organico è di oltre 10'000 persone, presenti in 16 nazioni. La sede del gruppo si trova a Steinhausen, nel canton Zugo.