L'istituto svizzero smentisce di aver subito grandi perdite legate al crollo della banca messicana Credito Real
ZURIGO - Credit Suisse (CS) ha smentito notizie di stampa riguardo a presunte perdite milionarie in Messico a causa del fallimento della banca messicana Credito Real.
L'istituto elvetico non ha «alcuna esposizione creditizia rilevante nei confronti della suddetta società», ha indicato la banca venerdì sera all'agenzia Awp. «Qualsiasi affermazione contraria è priva di fondamento», viene aggiunto.
In precedenza l'agenzia Reuters aveva riferito - sulla base di un articolo del quotidiano economico messicano El CEO - che Credit Suisse aveva concesso a Credito Real prestiti non garantiti per circa 106 milioni di dollari. Ciò avrebbe fatto di CS uno dei maggiori creditori dell'istituto messicano interessato da un ordine di liquidazione deciso il mese scorso dalla giustizia del suo paese.
Come noto Credit Suisse si trova da tempo in difficoltà, dopo una serie di disavventure e perdite miliardarie. A fine luglio la banca ha annunciato un avvicendamento ai vertici - da inizio agosto nuovo Ceo è Ulrich Körner, finora responsabile del del comparto Asset Management, in sostituzione di Thomas Gottstein - e un'ulteriore ristrutturazione delle sue attività. Obiettivo è ridurre la base dei costi con risparmi compresi fra 1,0 e 1,5 miliardi. Nei giorni scorsi fonti anonime non confermate hanno riferito che l'impresa starebbe lavorando a un piano aggressivo di riduzione dell'organico, oggi comprendente circa 51'000 impieghi, con la soppressione di migliaia di posti di lavoro.
In borsa il titolo Credit Suisse ha avviato oggi le contrattazioni in progressione di circa lo 0,7%, mostrandosi un po' più tonico del mercato generale, ma rimanendo meno ispirato di UBS, che avanza del 2%. Dall'inizio dell'anno l'azione della banca fondata nel 1856 da Alfred Escher ha perso il 41% del suo valore.