Da uno studio della società di consulenza KPMG emerge che negli ultimi 18 mesi sono passate da 99 a 92.
ZURIGO - Le aziende del settore "simbolo" dell'economia svizzera, continuano a diminuire. Dieci anni fa gli istituiti di credito presenti in Svizzera erano ancora 160 e adesso, in 18 mesi si sono ridotte da 99 a 92. Particolarmente colpiti sono i piccoli istituti, con patrimoni in gestione inferiori a cinque miliardi di franchi.
Gli autori dell'analisi prevedono un peggioramento della situazione nei prossimi anni. Infatti se nel suo complesso il 2021 è stato un anno di grande successo per le banche in questione, non sono pochi gli istituti finanziari che hanno generato solo profitti ridotti o addirittura perdite: in caso di deterioramento della situazione sui mercati l'esistenza di queste società sarebbe rapidamente minacciata.
Secondo Christian Hintermann, uno dei ricercatori, nei prossimi anni spariranno altre 20-30 banche, soprattutto quelle piccole. I grandi istituti dovrebbero invece avere un maggiore potenziale di riduzione dei costi e potranno superare con più agilità un periodo di magra.
Lo studio di KPMG confronta la situazione attuale degli istituti di credito con la trasformazione dell'industria orologeria elvetica, ricordando che al di là delle grandi aziende di successo globale, molti piccoli fornitori sono riusciti a mantenere le loro nicchie di mercato. La situazione sarà simile per le banche private. È prevista quindi un'ulteriore concentrazione: le otto maggiori banche private gestiscono già oggi circa l'80% degli attivi e questa quota è destinata ad aumentare.