Da inizio agosto i tassi d'interesse delle ipoteche decennali sono aumentati di un punto percentuale.
Un esperto di Comparis: «Le conseguenze sui mercati dell’aumento dei tassi d’interesse della BNS di 0,75 punti percentuali sono state più forti del previsto».
ZURIGO - Dopo un periodo di distensione nel mercato dei capitali a luglio, in agosto i tassi ipotecari hanno registrato una brusca crescita. Tra l’inizio di agosto e la fine di settembre - riferisce Comparis - i tassi delle ipoteche a tasso fisso di cinque anni sono aumentati di 1,2 punti percentuali mentre quelli a dieci anni di un punto, raggiungendo picchi che non si toccavano da metà 2011. Il prezzo delle ipoteche Saron è invece rimasto pressoché stabile fino alla decisione sui tassi di una settimana fa presa dalla BNS e anche in seguito non ha subito forti variazioni, stabilizzandosi sullo 0,97%.
Ottimismo tra i debitori ipotecari
«Da mesi le cattive notizie sulla situazione economica pesano sui mercati finanziari. Ciononostante, molti debitori ipotecari sembrano avere fiducia nel fatto che la BNS riuscirà a tenere sotto controllo l’inflazione senza forti turbolenze sul mercato dei tassi d’interesse», spiega Leo Hug, esperto Comparis in immobili. Questo si riflette nella tipologia di ipoteche stipulate: invece di fissare rapidamente i tassi in un’ipoteca a tasso fisso fintanto che sono ancora convenienti, Comparis ha constatato un aumento significativo della domanda di ipoteche Saron dall’inizio dell’anno. Rispetto all’anno scorso, la loro quota è infatti triplicata, raggiungendo circa un terzo delle ipoteche stipulate. «Chi stipula un’ipoteca Saron rischia tuttavia che il tasso di riferimento della BNS raggiunga i livelli degli anni ’80 e dell’inizio degli anni '90», avverte Hug.
L’ipoteca di dieci anni rimane la più richiesta
Secondo quanto osservato da Comparis, la maggior parte dei debitori ipotecari continua tuttavia a privilegiare la sicurezza nella pianificazione garantita dalle ipoteche a tasso fisso: «Quasi la metà dei contratti stipulati riguarda ipoteche a tasso fisso di dieci anni, anche se negli ultimi mesi la domanda è leggermente diminuita», sottolinea l'esperto ricordando che attualmente il tasso di riferimento è pari al 3,2%.
Economia surriscaldata
L’attuale rincaro non è più considerato un fenomeno temporaneo, ma anche una conseguenza del surriscaldamento dell’economia. Il presidente della BNS Thomas Jordan lo ha ammesso già alla fine di agosto in occasione della riunione dei direttori delle banche centrali a Jackson Hole, negli Stati Uniti, e lo ha ribadito anche la scorsa settimana davanti ai media svizzeri. Il problema non può essere spiegato solo con la pandemia e la guerra in Ucraina. Nel frattempo, anche la riluttanza degli imprenditori ad aumentare i prezzi è diminuita. Jordan si aspetta una pressione inflazionistica persistente.
Il mercato ipotecario non si calmerà
Dalla decisione sui tassi della scorsa settimana, i tassi d’interesse per le ipoteche di dieci anni sono aumentati di 0,36 punti percentuali. «Il significativo rialzo dei tassi della scorsa settimana, pari a 0,75 punti percentuali, non rappresenta la fine delle manovre della BNS, anzi», conclude Hug. «Prima che i mercati dei tassi di interesse si tranquillizzino, saranno necessari ulteriori aumenti, forse anche significativi, del tasso guida. Nei prossimi mesi si prevedono forti oscillazioni dei tassi per le ipoteche a tasso fisso».