Buone notizie per la gran parte dei settori, grazie in particolare ai consumi. I dati a confronto con le previsioni.
BERNA - L'economia svizzera continua a crescere, grazie in particolare ai consumi: nel terzo trimestre il prodotto interno lordo (Pil) è salito dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti, quando la progressione si era attestata allo 0,1%. Su base annua l'espansione economica è stata dello 0,5%, ha indicato stamani la Segreteria di Stato dell'economia (Seco): nei primi due trimestri dell'anno gli incrementi erano stati rispettivamente del 4,4% e del 2,2%, sulla scia della ripresa post-pandemica.
Inflazione e crescita - Nonostante i tassi d'inflazione relativamente elevati nel periodo in rassegna la crescita dei consumi privati è stata nuovamente superiore alla media (+0,7% rispetto ad aprile-giugno). In particolare, hanno visto un'evoluzione positiva le spese per l'abitazione e l'energia, per il tempo libero, i viaggi e gli acquisti di generi non alimentari.
I dati per settori - A crescere è però stato anche il commercio al dettaglio (+2,3%), che è tornato a registrare un aumento sostanziale dopo quattro trimestri in negativo. Intanto l'industria alberghiera e della ristorazione ha continuato la sua ripresa (+2,8%), dopo il crollo dovuto alla pandemia, sostenuta anche dal ritorno dei turisti stranieri. In progressione sono risultati anche altri rami, come quello della sanità (+0,7%) e dei servizi alle imprese (+0,6%). In calo si è rivelato per contro il segmento dei servizi finanziari (-4,4%).
La ricetta - Alla crescita hanno contribuito gli investimenti in beni di equipaggiamento (+2,1%) e le importazioni (+4,9%). L'unica componente della domanda interna a subire una nuova flessione è stata quella degli investimenti in costruzioni (-2,0%), in linea con il trend negativo del settore delle costruzioni (-2,2%). Anche l'industria manifatturiera ha fatto segnare un nuovo leggero calo (-0,2%): se da un lato, dopo due trimestri negativi, il comparto chimico- farmaceutico ha registrato un incremento sostanziale, altri settori hanno risentito in misura sempre maggiore del difficile contesto internazionale, osservano gli specialisti della Seco.
Il confronto con le previsioni - La progressione dell'economia elvetica nel terzo trimestre annunciata oggi dalla Seco (+0,2% rispetto ad aprile-giugno, +0,5% annua) è nella fascia bassa delle previsioni degli analisti, che per quanto riguardo lo scarto trimestrale si aspettavano valori fra 0,2% e 0,5%. Sull'arco dei dodici mesi i pronostici erano addirittura in media di circa il +1%: a questo proposito va comunque sottolineato che la Segreteria di Stato dell'economia ha corretto al ribasso l'espansione (nel confronto con i tre mesi prima) dei due trimestri precedenti: +0,1% (invece che +0,3%) nel periodo gennaio-marzo, +0,3% (invece che +0,5%) nel lasso di tempo fra aprile e giugno. I calcoli degli esperti ne hanno quindi risentito notevolmente.