È il settore sanitario a confermarsi come la sfida più dura per l'economia e per le aziende di collocamento, ecco perché
ZURIGO - Il lavoro interinale si conferma ancora in crescita in Svizzera: nel 2022 le ore prestate sono state del 7,2% superiori a quelle del 2021, stando ai dati diffusi oggi dall'associazione di categoria Swissstaffing, che mette anche in evidenza una progressione del 9,3% del numero dei collocamenti a tempo indeterminato.
Il settore sanitario, la sfida più difficile - Le fluttuazioni durante l'anno sono state enormi, determinate dai grandi temi come carenza di personale, Omicron, strozzature nelle forniture e inflazione, si legge in un comunicato odierno. All'inizio del 2022 centri di vaccinazione, ospedali carenti di personale e assenze dal lavoro dovute alla malattia da coronavirus hanno richiesto l'intervento dei prestatori di personale: costoro «hanno fornito la manodopera necessaria in tempi brevi contribuendo a mantenere in moto il motore dell'economia elvetica», afferma Swissstaffing.
Al bilancio di fine anno, il settore sanitario si riconferma la sfida più dura per l'economia e per le aziende di collocamento. Per funzionare, gli ospedali hanno bisogno di personale infermieristico, che però manca. Grazie a modelli di lavoro flessibile i prestatori di personale aiutano a sfruttare appieno il potenziale dei lavoratori qualificati e a trattenere il personale infermieristico nella professione, si legge nella nota.
Le previsioni per il 2023 - Malgrado le numerose difficoltà gli operatori guardano al 2023 con cauto ottimismo. Il 50% degli affiliati a Swissstaffing prevede un incremento delle attività nei prossimi sei mesi. Il raffreddamento dell'economia e contemporaneamente la carenza di manodopera continueranno probabilmente a rappresentare una sfida per i prestatori di personale anche nell'anno da poco cominciato. Il motivo di questo sviluppo paradossale: in seguito ai mutamenti demografici, il mercato del lavoro svizzero perde manodopera anno dopo anno, determinando una ristrutturazione dell'economia. Nel solo settore sociosanitario, ad esempio, negli ultimi 20 anni sono stati creati oltre 150'000 nuovi posti di lavoro. Questa tendenza proseguirà nel 2023.