Oltre la metà degli esperti interpellati si aspetta un peggioramento della congiuntura
ZURIGO - Crolla la fiducia degli analisti finanziari riguardo al futuro dell'economia svizzera: è quanto emerge dall'indice sulle prospettive economiche calcolato da Credit Suisse (CS) e da CFA Society Switzerland sulla base di un sondaggio fra gli esperti.
L'indicatore principale si è attestato in marzo a -41,3 punti, si evince dalle informazioni diffuse oggi. Rispetto al mese prima il dato è nettamente calato (-29,0 punti), tornando ai livelli di dicembre e mostrando come siano molto più numerosi gli specialisti che si aspettano un peggioramento della congiuntura, rispetto a quelli che puntano sull'evoluzione opposta.
Sfiducia per il futuro... - Scendendo nei dettagli, il 52,2% degli interrogati pronostica un peggioramento della situazione congiunturale nei prossimi sei mesi, il 10,9% un miglioramento, mentre il 37,0% è convinto che non vi saranno cambiamenti (valori che determinano poi l'indice complessivo: 10,9 meno 52,2 = -41,3). Rispetto a febbraio sono aumentati i pessimisti (+19,9 punti), mentre sono diminuiti gli ottimisti (-9,1) e coloro che puntano sullo status quo (-10,7 punti).
La sfiducia per il futuro elvetico si accompagna a un'analisi ugualmente fosca per l'Eurozona (-47,8 punti) e gli Stati Uniti (-52,2%), mentre per la Cina le prospettive appaiono in miglioramento (+25,0 punti).
... ma anche per il presente - Leggermente peggiorato, nel confronto mensile, è anche il giudizio sulla situazione congiunturale elvetica attuale, con un indice che rimane comunque positivo a 15,2 punti, pur scendendo di 3,3 punti.
Particolarmente importanti sono i segnali per quanto riguarda il rincaro. L'inflazione in Svizzera è vista in aumento dal 19,6% del campione, mentre il 43,5% si aspetta un calo e il 37,0% stabilità. I tassi d'interesse sono attesi in crescita nel corto termine (65,9%) e anche sul lungo periodo il 40,9% ipotizza una progressione: meno consistente è la quota di chi non scorge mutamenti (22,7%) e una minoranza del 11,4% mette in conto una contrazione.
Gli altri fattori di preoccupazione - Il 39,5% degli interrogati (+7,2 punti rispetto a febbraio) prevede inoltre una flessione dell'indice di borsa elvetico SMI nei prossimi sei mesi, il 27,9% punta su valori stabili e il 32,6% su una progressione. Sul fronte valutario, il 52,3% si aspetta un rafforzamento del franco rispetto all'euro, il 4,5% un indebolimento e il 43,2% ritiene che non vi saranno cambiamenti nel corso. Riguardo alla disoccupazione il 51,2% vede una crescita dei senza lavoro, il 41,9% una stagnazione e il 7,0% un calo.
Al sondaggio, effettuato fra il 16 e il 23 marzo, hanno partecipato 46 analisti.