Il risultato operativo Ebit è salito da 211 a 282 milioni di franchi
LUCERNA - Il 2023 è cominciato bene per Schindler, uno dei più importanti gruppi industriali svizzeri attivi a livello internazionale. Nel primo trimestre il colosso lucernese nel campo degli ascensori e delle scale mobili ha visto il fatturato salire (su base annua) del 6% a 2,8 miliardi di franchi, una progressione che arriva al 10% se espressa in valute locali.
Il risultato operativo Ebit è salito da 211 a 282 milioni di franchi, mentre l'utile netto ha fatto un balzo del 47% a 212 milioni, emerge dalle informazioni diffuse oggi dalla società. I dati sono superiori, in parte anche in modo considerevole, alle previsioni degli analisti. L'unica nota stonata è rappresentata dalle nuove commesse, scese del 9% a 2,9 miliardi (-5% in valute locali).
In un contesto difficile il gruppo è riuscito a raggiungere una crescita dei ricavi in tutte le regioni e in un tutte le linee di prodotto, afferma - citato in un comunicato - Silvio Napoli, il dirigente nato a Roma con laurea al Politecnico federale di Losanna e MBA negli Stati Uniti che, presso Schindler, ha il doppio ruolo di presidente sia della direzione che del consiglio di amministrazione.
"L'incertezza sui mercati internazionali dei capitali sta avendo un effetto sempre più negativo sul settore immobiliare, nonostante la forte domanda nel comparto dell'edilizia residenziale", prosegue il manager. Malgrado ciò, l'impresa mantiene le previsioni sul giro d'affari 2023, che vertono su una crescita dei proventi a una cifra percentuale in valute locali, salvo eventi imprevisti. Le stime sulla redditività saranno comunicate come al solito solo dopo i conti di metà anno.
Schindler è un marchio ben conosciuto anche al di fuori dei confini nazionali. L'azienda nasce nel 1874, inizialmente quale fabbricante di macchinari agricoli. Nel 1892 comincia la produzione di ascensori elettrici, favorita dalla crescita del numero di alberghi registrata in quel periodo in Svizzera. La prima scala mobile viene installata nel 1936 e segue poi una grande espansione internazionale. Nel 1980 diventa la prima ditta occidentale a concludere una joint-venture con un'azienda di stato cinese.
Oggi Schindler è una realtà che occupa 69'800 dipendenti in oltre 100 nazioni. Il gruppo stima che le sue infrastrutture movimentano ogni giorno 1,5 miliardi di persone. La società fondata da Robert Schindler vede ancora come principale azionista la famiglia del capostipite, giunta ormai alla quinta generazione. È però anche quotata in borsa: dall'inizio del 2023 l'azione ha guadagnato il 13%, mentre sull'arco di un anno il valore è rimasto stabile e nell'ultimo triennio è stato osservato un calo del 12%.