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SVIZZERA«La Svizzera sta riposando sui suoi allori»

08.09.23 - 14:23
Il rischio è di perdere terreno, ha detto Christoph Mäder presidente di economiesuisse durante l'incontro a Zurigo.
Keystone
Fonte ats
«La Svizzera sta riposando sui suoi allori»
Il rischio è di perdere terreno, ha detto Christoph Mäder presidente di economiesuisse durante l'incontro a Zurigo.

ZURIGO - Nonostante il periodo precario, l’economia elvetica si conferma ai vertici in numerosi settori. Ma non è una motivazione valida per rimanere fermi. «Restare immobili significa perdere terreno», ha affermato Christoph Mäder, presidente da federazione delle imprese svizzere Economiesuisse, nel suo intervento alla giornata dell'economia, incontro annuale dell'associazione svoltosi oggi a Zurigo. 

Guardando sul lungo periodo, economiesuisse si auspica infatti coraggio e volontà di riforma. «Abbiamo bisogno, a Berna, di personalità politiche che si rimbocchino le maniche e affrontino con entusiasmo le riforme», ha aggiunto Mäder, facendo riferimento alle incombenti elezioni federali.

Al di fuori dei confini elvetici, chiede che vengano stipulati nuovi accordi bilaterali con l'Ue. Sul fronte della politica interna, condizioni quadro favorevoli per un'economia di mercato definita liberale e sostenibile. La Svizzera deve inoltre opporsi alle politiche industriali in auge a livello internazionale. «Siamo convinti che non sia la promozione di alcuni settori, bensì la concorrenza a consentire l'innovazione», ha osservato Mäder.

Quattro presidenti, copresidenti o vicepresidenti dei principali partiti svizzeri - Thomas Aeschi per l'UDC, Mattea Meyer per il PS, Thierry Burkart per il PLR e Gerhard Pfister per il Centro - hanno poi partecipato a un dibattito in cui sono stati affrontati i temi della prossima legislatura. Un saluto a distanza è giunto dal presidente della Confederazione Alain Berset.

Economiesuisse è un'entità che comprende 100 associazioni di categoria, 20 camere di commercio cantonali, nonché diverse aziende individuali. Afferma di rappresentare 100'000 imprese di ogni dimensione, che hanno un organico complessivo di 2 milioni di dipendenti in Svizzera, e si prefigge l'obiettivo di costruire ponti tra ambienti economici, politica e società. 

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COMMENTI
 

Voilà 1 anno fa su tio
Mi dicano dove c'è concorrenza... La Svizzera è piena di cartelli legalizzati. E quali sono le condizioni quadro di cui sento parlare da anni? forse gli Sgravi fiscali? Il neoliberismo finora ha portato solo alla privatizzazione degli utili e alla statalizzazione delle perdite. Per i loro interessi sarebbero disposti a svendere il paese.

Marte18 1 anno fa su tio
Che novità 🤦‍♀️🤦‍♀️🤦‍♀️ Deve cambiare qualcosa, così non se ne può più!!!

Dan1962 1 anno fa su tio
Il ceto medio non c è la fa il ceto basso non ne parliamo il valore del Franco e esagerato come gli stipendi non in fase con i paesi vicini prima ho poi salterà qualcosa

Pianeta Terra 1 anno fa su tio
Mah. Speriamo che gli accordi bilaterali che vogliono così tanto portino ad in altra calata di braghe all Europa! Se vogliono che L’ Europa ci ascolti non mandiamogli più soldi ( teniamoli per le casse avs , per la sanità, per la socialità) non accettiamo più rifugiati( che già gli paghiamo cassa malati, affitto, studi portando a costi enormi)

Equalizer 1 anno fa su tio
Il problema è che i ponti fra l'industria/artigianato e la politica dei vari governi cantonali sono pieni di cancelli burocratici e finanziari.
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