Lo ha deciso il Consiglio Federale. La norma, in vigore da aprile 2024, segue quanto già stabilito dall'Unione Europea
BERNA - Da inizio aprile 2024, per ragioni di sicurezza, i veicoli nuovi dovranno disporre di un registratore di dati incidente e di nuovi sistemi di guida assistita. Lo ha stabilito oggi il Consiglio federale, adeguandosi alla normativa in materia vigente nell'Ue. Per i veicoli importati direttamente è previsto un periodo transitorio.
Si tratta di tecnologie, indica una nota governativa odierna, in grado di riconoscere sintomi di stanchezza o distrazione del conducente, attivare la frenata di emergenza, assistere nelle manovre di retromarcia e di svolta. Tutto ciò dovrebbe innalzare la sicurezza del conducente e dei pedoni, precisa la nota, aggiungendo che la tutela dei dati personali è garantita poiché i nuovi dispositivi sono conformi alla legge svizzera in materia.
Oltre a ciò viene migliorata anche la protezione di ciclisti, pedoni e occupanti dei veicoli, prevedendo per esempio alcuni elementi obbligatori della carrozzeria che, in caso d’incidente, attutiscono l’urto.
Si interviene altresì sul campo visivo diretto degli autisti di autoveicoli pesanti, per garantire una migliore visibilità di eventuali persone accanto o davanti al mezzo. Per pullman e autobus vengono innalzati i requisiti relativi alla protezione antiribaltamento e antincendio.
Il governo ha aggiornato anche le prescrizioni e i criteri di classificazione di altre macchine come autogru, nebulizzatori, abbattitrici forestali e apparecchiature speciali per la cura del verde. A determinate condizioni potranno infatti trasportare materie di consumo, materiali necessari alle operazioni lavorative o attrezzi specifici.
Elettrico, sempre di tendenza ma...
L'acquisto di auto elettriche resta una tendenza in Svizzera. Secondo i dati dell'Ufficio federale di statistica (UST), nel 2023 sono state immesse sulle nostre strade il 35,7% in più di queste vetture rispetto allo scorso anno, ma in confronto ad altri paesi europei, la Confederazione rimane indietro.
La vendita di veicoli con motore a combustione continua invece a diminuire. Sempre stando all'UST, fino a fine novembre sono state messe in circolazione 77’351 veicoli a benzina e 21’528 veicoli diesel, mentre i veicoli ibridi hanno registrato un netto aumento (67’868).
A titolo di paragone, nell'anno in rassegna sono stati immatricolati 45’538 veicoli elettrici, che a fine novembre hanno raggiunto così una quota di mercato del 20,2%, come riporta il TCS in una nota odierna citando i dati di auto-schweiz. Nel 2022 la quota era del 17,8%.
Secondo una classifica di Swiss eMobility, al primo posto delle auto elettriche più richieste in Svizzera nel 2023, come per l'anno precedente, è stata la Tesla Model Y, seguita da Skoda Enyaq, Audi Q4, VW ID.3 e Cupra Born.
Nonostante questa crescita sarà comunque difficile raggiungere l'obiettivo definito dalla Roadmap mobilità elettrica di portare la quota di nuovi veicoli plug-in al 50% entro il 2025. La Svizzera rimane infatti indietro a livello europeo collocandosi appena al nono posto in termini di immatricolazioni di auto elettriche, scrive il TCS.