Romeo Lacher, si scusa per le perdite subite dalla banca nel crollo di Signa, definendolo un «errore di valutazione imprenditoriale»
ZURIGO - il presidente del consiglio di amministrazione (Cda) di Julius Bär Romeo Lacher si è scusato con gli azionisti per le pesanti perdite subite dalla banca nel crollo di Signa, impero immobiliare austriaco con importanti interessi anche in Svizzera che si trova in bancarotta.
In occasione dell'assemblea generale svoltasi oggi a Zurigo il dirigente ha presentato le sue profonde scuse, parole che sono state accolte con un moderato applauso da una parte dei presenti.
Il 64enne cittadino svizzero con dottorato all'università di San Gallo e perfezionamento ad Harvard (Usa) ha anche parlato di un «errore di valutazione imprenditoriale che non sarebbe dovuto accadere». Lacher si è detto pure consapevole che la vicenda - definita un caso isolato - ha causato incertezza. «E sappiamo che questo ha intaccato la fiducia in Julius Bär», ha aggiunto.
Nel 2023 la banca zurighese ha dovuto procedere a una rettifica di valore di 606 milioni di franchi concernente i crediti concessi a entità legate alla società Signa dell'imprenditore tirolese René Benko, un intervento che ha portato a un dimezzamento dell'utile. La vicenda è costata il posto al Ceo Philipp Rickenbacher: lui e gli altri membri della direzione sono inoltre stati privati dei bonus.
In linea con quanto fatto finora dall'istituto, Lacher non ha peraltro oggi mai pronunciato i termini "Signa" o "Benko", parlando di «problemi di credito» sulla più grande esposizione singola del portafoglio di debito privato, una posizione che stando alle sue spiegazioni interessa un «conglomerato del settore immobiliare e della vendita al dettaglio di lusso» (Signa controlla una quota del 50% dei grandi magazzini Globus).
Il presidente del Cda ha sottolineato che Julius Bär ha completamente cancellato l'esposizione verso il debitore in questione. A suo avviso questo approccio conservativo ha quindi eliminato ogni incertezza sui futuri risultati finanziari. L'attenzione si concentrerà ora sul recupero della maggior parte possibile dei crediti, attraverso le relative garanzie.
Fondato a Zurigo nel 1890, Julius Bär - in altri paesi, Italia in primis, l'istituto si presenta anche come Julius Baer - è quotato alla borsa svizzera dal 2005. Oggi si concentra sul private banking. È presente in dodici località elvetiche, fra cui Lugano e St. Moritz (GR), e ha anche numerose sedi all'estero.