L'espansione subirà un'accelerazione nel 2025.
PARIGI - L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) corregge al rialzo le previsioni sulla crescita svizzera nel 2024, confermando nel contempo le stime per il 2025. Il rincaro è visto invece più basso di quanto ipotizzato prima, perlomeno nell'anno in corso.
Stando al rapporto sull'intera economia mondiale diffuso stamani a Parigi il prodotto interno lordo elvetico (Pil) salirà del +1,1% quest'anno, a fronte del +0,9% pronosticato in precedenza. L'espansione subirà poi un'accelerazione nel 2025, con una progressione del Pil al +1,4% (dato invariato).
L'indebolimento del commercio globale e le condizioni monetarie restrittive peserebbero sugli investimenti privati e sulle esportazioni, commenta l'Ocse. Un ulteriore indebolimento della domanda estera, interruzioni dell'offerta o una drastica correzione dei prezzi degli immobili sono i maggiori rischi a cui è esposta l'economia svizzera.
La crescita dei prezzi viene intanto vista come meno forte, perlomeno nell'anno in corso: secondo gli esperti dell'Ocse l'inflazione dovrebbe attestarsi all'1,5% nel 2024 (ultima previsione: 1,9%) e all'1,4% (dato confermato) nei dodici mesi successivi.
Il rincaro rimane quindi compreso nella fascia obiettivo della Banca nazionale svizzera (BNS), che è l'intervallo fra lo 0% e il 2%. A detta dell'Ocse la politica monetaria deve però rimanere restrittiva per garantire che l'inflazione rimanga così bassa nel lungo periodo.