La società si diceva ottimista nonostante la pandemia. In Ticino beneficia del lavoro ridotto.
SANT'ANTONINO - Gli azionisti di Interroll Holding hanno accolto la proposta del Consiglio di amministrazione di aumentare di 0,50 franchi il dividendo per l'esercizio 2019. Lo indica una nota odierna della società con sede a Sant'Antonino, specificando che l'assemblea dei soci si è tenuta l'8 maggio in assenza di pubblico a causa del coronavirus.
Il dividendo passa quindi da 22 franchi per il 2018 a 22,50 franchi per l'anno scorso.
Durante l'esercizio 2019, Interroll ha aumentato la redditività: la società, che opera a livello mondiale nel settore dell'automazione dei processi logistici e di lavorazione, ha realizzato un risultato operativo Ebit di 72 milioni e un utile netto di 56 milioni, in progressione rispettivamente del 4% e dell'8%.
I profitti sono cresciuti grazie al continuo aumento della produttività e all'abbassamento dei costi. Il fatturato, invece, è rimasto stabile a 560 milioni.
Il 20 marzo scorso, in occasione della pubblicazione del bilancio, la società si diceva cautamente ottimista per l'esercizio in corso, nonostante la pandemia di Covid-19.
Settimana scorsa, il Consiglio degli Stati ha bocciato una proposta, raccomandata dal Consiglio federale e approvata dal Nazionale, che intendeva vietare che le aziende che avessero avuto accesso al lavoro ridotto corrispondessero dividendi agli azionisti. Da noi contattato, il global PR manager di Interroll Martin Regnet ha fatto sapere che Interroll Holding «attualmente in Svizzera non opera in modalità di lavoro ridotto né è in fase di richiesta». Successivamente, ha però precisato che la controllata Interroll SA invece ne beneficia, nella misura del 15% circa.
Fondata nel 1959, Interroll è quotata in borsa dal 1997 e oggi conta circa 2'300 dipendenti. Fornisce rulli di trasporto, motori e azionamenti per sistemi di trasporto, convogliatori a rulli e smistatori, nonché sistemi di stoccaggio dinamico. Tra i clienti figurano marchi quali Amazon, Coca-Cola, DHL, Nestlé, Walmart e Zalando.