Nell'ultimo romanzo di Fabio Andina, ambientato in Val di Blenio, spicca la figura del protagonista, un 90enne in perfetto equilibrio con l'ambiente che lo circonda
LUGANO - “La pozza del Felice” è il nuovo romanzo dello scrittore ticinese Fabio Andina. Edito da Rubbettino e uscito in libreria il 6 dicembre, narra la storia di Felice, carismatico 90enne abitante di Leontica. Lo sguardo del narratore - il cui nome non viene menzionato, potrebbe essere chiunque di noi - si sofferma ammirato sulla figura quasi sovrumana di Felice. Vuole vivere come lui e difatti lo segue e lo imita, a partire dal bagno nella pozza da qualche parte sui monti, un gesto che ripete tutte le mattine e che in paese qualcuno giudica con scetticismo, come se fosse un'invenzione.
«Un uomo di novant'anni che ha appena trascorso un'altra giornata uguale a tante altre, ma così piena e unica. Piena e unica». E lo è davvero, tra piccoli riti quotidiani - il tè e il giornale al bar, il pranzo al ristorante, prendersi cura dell'orto, le immersioni nella natura - e una perfetta armonia con il ritmo della luce e delle stagioni.
Il villaggio della Val di Blenio e i suoi abitanti sono parte integrante del racconto e non solo figure sullo sfondo. Andina dipinge con rara efficacia e partecipazione un affresco di un uomo perfettamente in equilibrio con l'ambiente che lo circonda. Particolarmente riuscite le descrizioni della natura, severa ma non ostile. L'autore posa lo sguardo su una valle che - così come molte altre delle Alpi - deve fare i conti con il presente e con un passato che si sa che non tornerà. Non tanto gli anni trascorsi della "miseria nera", come dice il Felice, ma quelli che il cambiamento climatico ha stravolto. I colpi mortali inferti alla valle e all'Adula, che tutto domina e che si ritrova «giorno dopo giorno costretto a lasciare andare a valle pezzi di storia, la nostra storia. I suoi ricordi sempre più striminziti come un vecchio malato di Alzheimer».
“La pozza del Felice” è un romanzo iniziatico, straboccante di vita, quella del presente e quella che arriva dritta dal passato, carica dei fardelli accumulati negli anni. Felice è un uomo dalla smisurata umanità, frutto di una filosofia di vita costruita sulla tolleranza e sul rispetto.
La presentazione è in programma venerdì alle 20 alla Sala Multiuso di Magliaso. Firmacopie il giorno successivo alle 14 alla libreria Il Segnalibro di Lugano.