In una biografia di prossima uscita negli States, si ripercorre la vita tormentata del cantante
Le dipendenze, i guai con la legge e la riabilitazione in una clinica in Svizzera. «Nella sua mente la droga equivaleva al sesso e il sesso alla droga».
NEW YORK - George Michael ha più volte raggiunto l’apice grazie ad hit scintillanti, sia in singolo che in coppia con Andrew Ridgeley, con cui ha formato gli “Wham!”. Ma più volte il brillante cantante ha potuto accarezzare l’inferno, tra sostanze stupefacenti e nevrosi tipiche dei divi. A parlarne è James Gavin, autore della biografia “George Michael: A Life”, che uscirà il prossimo 28 giugno, come anticipato dalla Page Six del New York Post, che riporta alcuni estratti.
Le dipendenze - L’autore di “Careless Whisper” era solito consumare GHB, la “droga dello stupro”, e - scrive Gavin - «dormiva fino a metà pomeriggio e poi si faceva di erba in quasi tutti i momenti di veglia». «Si sedeva al computer a giocare ai videogiochi, guardava la TV, organizzava incontri con GHB e si faceva le canne a mezzanotte a Heath», in riferimento a Hampstead Heath, una delle più importanti zone di ritrovo gay in Europa.
«Per Michael il GHB sembrava un dono del cielo - dice Gavin - Oltre ad alimentare la sua compulsività sessuale, faceva sentire attraente un uomo depresso e che provava disgusto per sé stesso». E ancora: «Il GHB gli dava sicurezza su come affrontare Hampstead Heath. Ma lo ha anche portato a un nuovo spaventoso livello di autodistruzione, dal momento che crea più dipendenza della metanfetamina ed è più rischioso in tutte le sue varianti».
I guai con la legge - Il cantante in 12 anni è riuscito a farsi arrestare sette volte, a farsi sospendere la patente per cinque anni e a farsi condannare a quattro settimane di prigione. Nel settembre 2008, è stato sorpreso dalla polizia mentre si appostava in un bagno sotterraneo per uomini, sempre a Heath. In seguito a una perquisizione dove furono rinvenuti marijuana e crack fu arrestato. Mesi dopo, in seguito ad un incidente in auto, è stato nuovamente arrestato.
Sex&Drugs - La droga ha anche alimentato la relazione saltuaria di Michael, durata nove anni, con l'attore britannico di film per adulti Paul Stag. «Michael lo pagava sia per il sesso che per procurargli la sua nuova droga preferita, il GHB», scrive Gavin. «Nei messaggi di testo la chiamavano “champagne”». Stag consegnava la droga in bottiglie di shampoo da viaggio e Michael la mescolava in un bicchiere di Coca-Cola. «Era incredibilmente attivo sessualmente» ha dichiarato Stag anni dopo, come si legge nel libro. «Nella sua mente la droga equivaleva al sesso e il sesso alla droga».
La riabilitazione - Nel 2014, il cantante di "Faith" soffriva di attacchi di panico ed era gonfio a causa della sovralimentazione. Il 30 maggio, una persona non identificata lo trovò privo di sensi nella sua vasca da bagno a Highgate. Era l'ennesima overdose da GHB. Gli amici dell'artista lo implorarono di entrare in riabilitazione e - si legge nel libro - «uno psichiatra lo convinse a farlo».
Il luogo prescelto fu il Kusnacht Practice, a Zurigo che - scrive Gavin - «era l'equivalente per il tossicodipendente di un continental resort a cinque stelle... che costava 130.000 dollari a settimana». Michael è rimasto in Svizzera per quasi un anno, spendendo la clamorosa cifra di «circa 1,5 milioni di sterline».
Tornato a casa a metà 2016, il GHB gli ha fatto desiderare cibi grassi, con conseguente aumento di peso che gli ha causato una malattia al fegato. Michael è stato trovato morto a 53 anni, il giorno di Natale 2016, nella sua casa di Goring-on-Thames. La causa era una malattia cardiaca - cardiomiopatia dilatativa con miocardite - e steatosi epatica ("fegato grasso").