La cerimonia di premiazione si terrà il 22 marzo presso la Halle 622 di Zurigo.
SOLETTA - Il film "Bisons" del regista friburghese Pierre Monnard è in testa alle nomination per il Premio del cinema svizzero Quartz con sei candidature. Seguono a pari merito con quattro nomination ciascuno "Blackbird, Blackbird, Blackberry" della georgiana Elene Naveriani e "La voie royale" del vallesano Frédéric Mermoud.
"Bisons", che ha festeggiato la sua prima mondiale sabato proprio alle Giornate di Soletta nell'ambito del nuovo concorso "Visioni" (ex Opera Prima), è stato nominato nelle categorie "Miglior film", "Miglior interprete maschile" (due volte, con Karim Barras e Maxime Valvini), "Migliore musica da film", "Migliore fotografia" e "Miglior montaggio".
Il film di Monnard, già noto in particolare per "Platzspitzbaby" (2020), narra la storia del figlio di un contadino che prende parte a lotte illegali per tentare di salvare la fattoria di famiglia.
Due film a pari merito
Nell'elenco delle nomination è seguito a pari merito da "Blackbird, Blackbird, Blackberry" di Elene Naveriani e da "La voie royale" di Frédéric Mermoud. Quest'ultimo era stato proiettato in prima mondiale sulla Piazza Grande lo scorso agosto al Locarno Film Festival. La pellicola narra della giovane Sophie, che proveniente da un ambiente umile, lotta per superare un duro anno di preparazione alle università francesi d'élite. Il film è nominato nelle categorie "Miglior film", "Miglior sceneggiatura", "Miglior interprete in un ruolo secondario" e "Miglior montaggio".
La regista georgiana Elene Naveriani si è già fatta un nome, nel 2022, quando si era aggiudicata il Prix de Soleure per "Wet Sand". Il suo ultimo film "Blackbird, Blackbird, Blackberry" ha già ricevuto numerosi premi europei ed è nominato per un Quartz nelle categorie "Miglior film", "Miglior sceneggiatura", "Miglior montaggio" e "Miglior suono".
Particolarità di quest'anno, si legge nella nota diramata dai Quartz, nella categoria "Miglior film" le pellicole in lizza sono tutte romande. Mentre nella categoria "Miglior documentario" provengono tutte dalla Svizzera tedesca.
Volti noti per interpreti femminili
La Svizzera italiana è rappresentata con l'attrice di origine poschiavina Ursina Lardi, nominata nella categoria "Miglior interprete femminile" per il suo ruolo in "Die Nachbarn von oben", assieme a due altri volti noti del cinema elvetico, l'attrice tedesca Julia Jentsch, nominata per la coproduzione svizzero-italiana "8 Tage im August" di Samuel Perriard, e Ella Rumpf ne "Le théorème de Marguerite" ("Il teorema di Margherita").
Nella categoria "Miglior suono" è nominato anche Xavier Lavorel, per "La Chimera" di Alice Rohrwacher, co-prodotto dalla ticinese Amka Films di Savosa.
Le nomination sono state proclamate dall'Ufficio federale della cultura questa sera nel corso delle Giornate di Soletta. La cerimonia di premiazione si terrà il 22 marzo presso la Halle 622 di Zurigo.
I film sono stati visionati e valutati dai circa 500 membri dell'Accademia del Cinema Svizzero.