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"La queue du Lézard", oltre ogni confine

CANTONE"La queue du Lézard", oltre ogni confine

18.05.21 - 06:30
Una moltitudine di suoni per il nuovo album firmato Re-count, che temi di stretta attualità e sulle grandi domande
OMAR ENRICO BERNASCONI
"La queue du Lézard" è il nuovo disco targato Re-count.
"La queue du Lézard" è il nuovo disco targato Re-count.
"La queue du Lézard", oltre ogni confine
Una moltitudine di suoni per il nuovo album firmato Re-count, che temi di stretta attualità e sulle grandi domande

PURA - Lo scorso 5 maggio è stato pubblicato "La queue du Lézard", il nuovo album del collettivo musicale ticinese Re-count.

Nelle 12 tracce troviamo una predominanza di brani originali ma anche due cover, che Omar Enrico Bernasconi ha elaborato con Fabien Perrochon e con il polistrumentista/compositore e regista Gioacchino Balistreri. Si tratta della re-interpretazioni di "Linea guida generale" di Andrea Appino (Zen Circus) e di "Primary", brano del 1981 firmato The Cure.

"La queue du Lézard" è il primo album, in 25 anni di carriera del collettivo, che viene interamente cantato da una sola persona, ovvero Fabien Perrochon, l'ex vocalist della band sottocenerina Breakfast With Schopenhauer. Il disco è dedicato a uno dei componenti di quel gruppo, il chitarrista Luca "Gheretz" Garatti, scomparso alla fine del 2020.

Il disco è un viaggio, a volte ipnotico e a volte martellante, attraverso una moltitudine di generi. Troviamo commistioni tra new wave ed elettronica, tra industrial e pop, tra un rock canonico e sonorità tipiche dell'ambient e della drum'n'bass. È il frutto dell'uso combinato di moderni computer e strumentazione vintage: i sintetizzatori, le drum machine e i campionatori d'annata hanno contribuito a dare a "La queue du Lézard" un suono decisamente più particolare, a tratti irripetibile. «Queste "antiche" macchine hanno, a parer nostro, aggiunto "profondità", una quasi umanità, che con il solo utilizzo delle nuove tecnologie, si tende a perdere un po'» spiegano dal collettivo.

Tra i brani spiccano senz'altro il singolo "C'est quoi le début" e "Ike Yoshihiro", che, oltre a essere il terzo estratto, fungerà da presentazione complessiva del disco. «Il titolo è stato elaborato una volta portato a termine il brano che, dal nostro punto di vista, si nutre di un'ambientazione simile a quella di una sigla di un cartone animato giapponese e Yoshihiro ne è il personaggio / eroe».

Salvo che per la parentesi di "Primary", l'album è cantato in francese e italiano. Tra i vari temi affrontati dai Re-count ci sono la solitudine nonostante la rete globale che unisce tutti, le grandi domande dell'esistenza, la rinascita dopo tempi oscuri (argomento mai così attuale). Ci sono almeno due brani dallo spiccato impegno sociale: sono "Fabula", che denuncia lo sconsiderato sfruttamento del pianeta e "Tout va bien", che punta il dito contro i politici che si nascondono dietro un falso ottimismo, permettendo lo sperpero delle risorse ambientali.

 

Al disco hanno collaborato Al Comet (The Young Gods) e Nino Mauro, al quale è stato affidato il mastering presso i Digilab Recording Studios. "La queue du Lézard" è disponibile sulle piattaforme streaming e nei negozi digitali. «In seconda battuta, daremo alle stampe un numero limitato di cd che avranno alcuni remixes non compresi nelle versioni digitali, ottenibili esclusivamente durante i nostri concerti» concludono i Re-count.

Tutte le copertine sono di Omar Enrico Bernasconi, tratte da parti di quadri/opere di Andrea Fraschina #artbyFrask, artista ticinese residente a Losanna.

 

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