Occhi puntati su "La ligne" di Ursula Meier, la storia di un dramma famigliare
L'altro è "Drii Winter" di Michael Koch, che narra - in svizzero-tedesco - di una storia d'amore insolita in un villaggio di montagna svizzero
BERLINO - Sono undici i film elvetici in programma alla 72esima Berlinale, che si terrà dal 10 febbraio. Tra questi anche due produzioni in corsa per l'Orso d'oro, "La ligne" di Ursula Meier e "Drii Winter" di Michael Koch. Vari film di Jean-Luc Godard, digitalizzati di recente, verranno anch'essi proiettati a Berlino.
La sezione Berlinale Classics Special presenterà in anteprima mondiale la versione restaurata digitalmente dalla Cineteca svizzera del film "Notre musique" di Godard, uscito nel 2004, indica il sito di Swissfilms.
La "Haus der Kulturen der Welt" e la Berlinale proporranno inoltre l'esposizione "Sentiments, signes, passions" - un'interpretazione spaziale dell'opera cinematografica di Godard "Le livre d'image" (2018). Questa è stata organizzata da Fabrice Aragno, direttore della fotografia e produttore dell'opera, in accordo con il regista.
Nel quadro dell'omaggio all'attrice francese Isabelle Huppert, il pubblico potrà inoltre riscoprire il film di Godard "Si salvi chi può (la vita)" ("Sauve qui peut (la vie)") uscito nel 1980 e un classico svizzero "La merlettaia" ("La dentellière", 1976) di Claude Goretta.
Due film in concorso
Per la regista Ursula Meier, "La ligne" è il secondo film che presenta nel concorso della Berlinale. Nel 2012 si era infatti aggiudicata l'Orso d'argento con "Sister" ("L'enfant d'en haut").
"Drii Winter" è il secondo lungometraggio di Michael Koch, dopo "Marija" (2016). Narra di una storia d'amore insolita in un villaggio di montagna svizzero, girato con attrice e attori non professionisti della regione.
"Drii Winter" è il primo film in lingua svizzero-tedesca ad essere presentato nel concorso da decenni. Hugofilm ha coprodotto l'opera in collaborazione con la società tedesca Pandora Film Produktion.
Altri nove film svizzeri alla Berlinale
"Rimini" (Austria, Francia, Germania), nuovo film dell'austriaco Ulrich Seidl, realizzato in collaborazione con la società ginevrina Bord Cadre Films (Dan Wechsler), sarà anch'esso in concorso per l'Orso d'oro a Berlino.
Il lungometraggio di Cyril Schäublin "Unrueh" è una delle due produzioni svizzere in lizza nella sezione "Encounters". Questo film, prodotto da Seeland Filmproduktion (Linda Vogel), si svolge alla fine del 19esimo secolo nell'ambito delle industrie orologiere e degli anarchici nel Giura.
Il documentario "A vendredi, Robinson" di Mitra Farahani è una coproduzione tra Francia, Libano, Iran e Svizzera, è coprodotto da Casa Azul Films (Fabrice Aragno).
Il film "Calcinculo" della regista italiana Chiara Bellosi, girato in parte a Lugano, verrà proiettato nel quadro della sezione sera "Panorama". Dopo "Palazzo di giustizia", si tratta della sua seconda coproduzione italo-svizzera con Tempesta Film e la società svizzera Tellfilm (Katrin Renz).
Il cortometraggio "La fièvre" di Matias Carlier sarà presentato in competizione per il giovane pubblico, Generation 14plus. Il cortometraggio d'animazione "La reine des renards" di Marina Rosset verrà invece proposto nella sezione Kplus.
Il programma indipendente "Forum Expanded" dedicato ai formati sperimentali accoglierà la prima mondiale di "Diva" dell'artista Nicolas Cilins.
Premiata Souheila Yacoub
L'attrice ginevrina Souheila Yacoub, 30 anni, fa parte dei dieci giovani talenti che verranno premiati alla kermesse berlinese. È una dei dieci attori e attrici europei nominati "Shooting Star 2022" dalla rete European Film Promotion. Questi premi verranno assegnati il 14 febbraio al Berlinale Palast.
La piattaforma nazionale di networking "Berlinale Talents" offre la possibilità ai giovani talenti di tutte le discipline di presentare nuovi progetti e di mettersi in contatto con rappresentanti del settore. I partecipanti svizzeri sono il regista Florian Hoffmann ("Arlette. Mut ist ein Muskel"), residente in Germania e la regista e produttrice Naomi Pacifique ("After a room"), domiciliata nei Paesi Bassi.