Cerca e trova immobili

ATACFusioni urbane per opportunismo

05.11.24 - 15:06
Per il comitato ATAC il presidente Gian Marino Martinaglia.
Ti Press
Fonte ATAC
Fusioni urbane per opportunismo
Per il comitato ATAC il presidente Gian Marino Martinaglia.

Ecco che ricompaiono di nuovo le fusioni urbane per ampliare Locarno. Niente di nuovo per l'associazione ticinese per l'autonomia dei comuni (ATAC), ma la ripetizione di un concetto poco democratico che fu inserito nella prima legge sulle aggregazioni, poi continuamente peggiorata e blindata contro i ricorsi vari. La parola magica è opportunità, l'occasione da non perdere e cosí via. Fanno bene Brissago, Ronco, Ascona, Muralto e la Verzasca a rimanere vigili su questi progetti che, per chi sta attento, non sono domandati da questi comuni. Attenti a non lasciarsi minare la collaborazione e l'apertura a un dialogo onesto, con i saldi principi svizzeri che portano le vere soluzioni moderne. Un agglomerato si può ben costruire con le collaborazioni. Lugano è diventato per opportunità un territorio gonfiato e leopardato, ora con carenze e disservizi mascherati da una burocrazia sempre più invadente e costosa. Anche qui sono rimasti "triangolini" come Massagno, mai oggetto di votazione. Ed è giusto che rimangano attivi i comuni sani, come Porza, Canobbio, Mezzovico, Ascona, Arbedo o Paradiso per citarne solo alcuni. La volontà di portare avanti questi cantieri infiniti delle fusioni non è cosa tipica del funzionamento svizzero della nostra democrazia federalista, in cui convivono minoranze e componenti con lo stesso peso in un sistema egualitario evoluto. Il Cantone Ticino ha invece preteso l'opportunità come motivo tout court per procedere. Il Cantone decide e non il voto consultivo non decisionale dei comuni, che fu imposto anche a chi non voleva nemmeno entrare in discussione. Si stabilí che conta il numero complessivo di favorevoli nel sondaggio anche se i più lo ignorano: il borgo più numeroso vince sempre. Ora sarebbe più coerente e franco disfarsi finalmente di queste norme legali che sembrano fatte apposta per cancellare il nostro sistema culturale politico, incompatibile con le democrazie europee, diciamo meno mature e troppo centraliste, basate sulla maggioranza e l'alternanza al potere che crea evidenti problemi. Potere e opportunità meglio sarebbe dire opportunismo, dell'opportunista che profitta della situazione al contrario del leale.

Il presidente Gian Marino Martinaglia per il comitato ATAC

La segretaria Gabriella Gerosa

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE