Roger Federer non cerca scuse dopo il ko con Andujar: «Non sono riuscito a fare abbastanza».
Il fuoriclasse renano: «Sono molto dispiaciuto, avrei voluto proseguire il mio cammino a Ginevra».
GINEVRA - «Mi dispiace per il torneo, per la regione e per gli organizzatori, mi fa male al cuore salutare già Ginevra: so che la gente era felice e avrebbe ancora voluto vedermi giocare». È un Roger Federer visibilmente deluso quello che si è concesso ai microfoni di “20Minutes” dopo il ko contro Pablo Andujar. Sconfitto in 3 set nel match degli ottavi, King Roger ha grandi rimpianti ripensando al vantaggio che si era costruito nel terzo parziale (4-2).
«All'inizio ho fatto fatica a trovare il giusto ritmo, ma poi sono cresciuto. Nel secondo set ho cercato altre soluzioni e hanno funzionato. Ho potuto giocare meglio, in maniera più rapida e incisiva da fondo campo. Poi però, nella seconda parte del terzo set, ho sbagliato troppo e non ero più "in partita"».
Un vero peccato, anche perché andando avanti sul rosso RogerOne avrebbe potuto mettere un po' di benzina nelle gambe in vista del Roland Garros (24 maggio-13 giugno). «Sì, ma il Major parigino non è il mio obiettivo principale. Lo è l'erba e ho ancora un po' di tempo. Ad un certo punto, sul 4-2, ho pensato di essere riuscito a girare il match dopo un inizio negativo. Poi però, 10 minuti dopo, la sfida era finita. È il tennis a volte sa essere brutale. Non ho difeso bene il mio servizio e non ho trovato altri break: alla fine non meritavo di vincere. Non sono riuscito a fare abbastanza. Mi aspettavo di più da me stesso, anche perché in allenamento gioco meglio di così. Avrei davvero voluto proseguire il mio cammino a Ginevra, ma è andata diversamente. Devo accettarlo e andare avanti».