Il 33enne slovacco ha preceduto nella gara dei big Alberto Dainese e Mikkel Honoré.
Con il successo di Axion Lugano Summer Ride l’Asso slovacco sale a 21 successi sulle strade elvetiche.
LUGANO - Il 33enne Peter Sagan ha vinto tra gli applausi la seconda edizione dell'Axion Lugano Summer Ride, evento che non ha tradito le attese infiammando il Lungolago.
Lo slovacco, tre volte campione del mondo e tra i grandi favoriti della vigilia, ha preceduto nella corsa dei big l’italiano Alberto Dainese e il 26enne danese Mikkel Honoré. Stefano Oldani si è distinto quale corridore più combattivo.
È una vittoria importante per Sagan, perché è giunta a oltre 13 mesi dalla precedente. Lo è anche per gli organizzatori che possono legare la 2a edizione del Criterium luganese al nome prestigioso di un corridore che ha infilato 3 titoli iridati consecutivi, tra il 2015 e il 2017, che ha addomesticato classiche come la Parigi-Roubaix, il Giro delle fiandre, la Gand Wewelgem e Harelbeke, che ha vinto tappe in tutti i grandi giri, che ha vestito per 7 volte la maglia verde della classifica a punti del Tour de France sugli Champs-Élysées.
È stata una giornata memorabile. Per mille ragioni. Ma soprattutto perché il pomeriggio ha visto all’opera decine di ragazzini sullo stesso percorso dei Big. Perché in gioco si sono messi anche i sostenitori e gli sponsor della manifestazione, lanciando il guanto di sfida ad alcuni ex professionisti che non si sono sottratti alla lotta. A sorpresa si è imposto Fernando Sanchez, giovane maestro di scuola dell’infanzia di Stabio, membro di Comitato del VC Mendrisio. Alle sue spalle Marco Ghirlanda e l’ex prof Alberto Tiberio. Dal canto suo Elena Berruti, unica donna, ha sfidato la concorrenza maschile raggiungendo la finale e piazzandosi piuttosto bene.
Non da ultimo la giornata verrà ricordata anche perché Axion Lugano Summer Ride ha indossato anche quest’anno l’abito buono. Non lo smoking, per carità, il ciclismo è una discipline casual. Si è per contro tuffato nel passato, con le biciclette e gli abiti "vintage" della Ciclostorica Belvedere. Alla fine, in bermuda e T-Shirt tutti a festeggiare. Perché il Tour de France è oramai alle spalle e i Mondiali, previsti a Glasgow tra una settimana, non possono certo essere compromessi da un buon boccale di birra.