La truppa di Simeone è caduta 1-2, finendo eliminata nei quarti di finale.
Non è bastata la scossa data da João Félix.
LISBONA - La seconda squadra a qualificarsi per le semifinali di Champions League (dopo il PSG di Neymar) è - a sorpresa - il Red Bull Lipsia. I tedeschi hanno passato il turno superando 2-1 un Atletico Madrid troppo molle e distratto per essere vero
Concentrazione, rabbia, solidità, attenzione: i colchoneros hanno messo in campo solo a tratti le caratteristiche che negli anni hanno contraddistinto i gruppi guidati da Diego Simeone. E per questo hanno pagato un prezzo altissimo. Protagonisti di un primo tempo discreto, gli spagnoli sono finiti sotto nel punteggio a inizio ripresa quando, “molli”, hanno incassato lo 0-1 di Dani Olmo. Con le spalle al muro, il Cholo ha buttato nella mischia João Félix, che l’ha ripagato dando la scossa ai suoi e, quasi da solo, riacciuffando il pari: rigore guadagnato e trasformato al 71’. Volitivo ma non certo preciso, l’Atletico ha poi cercato il sorpasso, facendosi però beffare da un rivale invece più che concreto. Contropiede all’88’, tiro di Adams dal limite, deviazione e rete del definitivo 2-1. Dell’incredibile passaggio del turno e della gloria.
La Champions League tornerà venerdì e sabato sera quando, con Bayern-Barcellona e Manchester City-Lione, si completerà il programma dei quarti di finale.