Niente passaggio di proprietà? Per la SFL sarà il presidente a dover garantire pagamenti e oneri
Fino a nuovo ordine e senza accordi "privati" fa stato la licenza che i bianconeri hanno ottenuto ad aprile.
LUGANO - Visite, allenamenti, amichevoli: il Lugano ha fissato i primi appuntamenti. A Cornaredo stanno, giustamente, preparandosi a una stagione che si avvicina velocemente e che scatterà nel weekend del 24-25 luglio. Questo riguarda la squadra.
Per quanto riguarda la proprietà, invece, tutto è ancora fermo: la mini-licenza non è infatti ancora arrivata e, nonostante filtri ottimismo, le bottiglie di champagne non possono essere stappate finché la luce verde non sarà ufficialmente “accesa”. Da De Souza e Valbusa - ma sarebbe lo stesso per ogni nuovo acquirente - la Swiss Football League pretende garanzie economiche. Poco più. Vuole avere prove tangibili che per la stagione che sta arrivando non ci saranno problemi per quanto riguarda i vari pagamenti: stipendi e oneri in primis. Se queste non arriveranno, allora…
Allora? Il Lugano, inteso come club, non rischia nulla: per la SFL ha infatti ancora valore la licenza - in prima istanza - che ha ottenuto lo scorso aprile, quindi potrà tranquillamente prendere parte a Super League e Coppa Svizzera. I “problemi” sarebbero invece di Angelo Renzetti il quale, salvo accordi privati diversi con De Souza e Valbusa - clausole e postille varie -, continuerebbe a essere il “referente” bianconero in Lega. Toccherebbe quindi a lui farsi carico di ogni tipo di pagamento relativo alla società.