Croci-Torti debutta da "primo" allenatore contro il Grasshopper
Stasera, a Cornaredo, il Lugano sfida le Cavallette della volpe Contini.
LUGANO - Niente più vice o ad interim: da questa sera Mattia Croci-Torti siederà in panchina con i galloni di capitano sulla giacca. Da questa sera il 39enne sarà “proprietario” del timone del Lugano.
È pronto per condurre la nave in acque tranquille? Ha avuto bravi insegnanti - gli ultimi rispondono ai nomi di Tami, Celestini, Jacobacci e Braga - ha competenza, ha passione: gli ingredienti perché il viaggio sia almeno tranquillo ci sono insomma tutti. La prima tratta della rotta, quella che porta con sé le emozioni maggiori, è però carica di insidie. Non sono previsti vento forte e corrente trascinante; disegnato dallo scaltro ed espertissimo Contini, il Grasshopper ha però le potenzialità per rivelarsi una pericolosissima onda anomala.
Poco spettacolari ma anche estremamente difficili da sorprendere, gli zurighesi puntano sulla sostanza. E così facendo, dimenticandosi dei fronzoli, in questa prima parte di stagione sono riusciti a collezionare risultati importanti. Con un 3-4-3 o un 3-4-1-2 che facilmente si trasformano in un modulo più coperto, con la difesa a cinque, le Cavallette sono riuscite a stoppare YB e Servette, hanno fatto quattro punti contro Losanna e Lucerna e si sono arrese - ma senza crollare - contro Zurigo e Basilea. Croci-Torti - che ritroverà Osigwe e probabilmente anche Bottani - dovrà pensare a un Lugano capace di approfittare di avversari che hanno una fase offensiva non certo devastante (un gol a partita, peggiori del campionato) ma che, contemporaneamente, possono contare su una retroguardia blindata (seconda migliore tra le dieci di Super). Cosa servirà per vincere? Lucidità, coraggio e attenzione: i bianconeri dovranno essere propositivi senza però concedere spazi ai rivali. Servirà insomma equilibrio. E su un campo è sempre complicatissimo raggiungerlo. In bocca al lupo Crus.