La qualificazione ai gironi di Europa League darebbe un sapore diverso alla stagione del Lugano
In casa loro gli israeliani sono tostissimi. Il Lugano non può sbagliare la partita davanti ai suoi tifosi.
LUGANO - A Cornaredo (ore 20), il Lugano sfiderà gli israeliani del Be'er Sheva per l'andata del terzo turno preliminare di Europa Conference League.
Tre milioni per i gironi e, in seguito, un piccolo tesoro per ogni sconfitta scampata: l'Europa è il primo obiettivo stagionale per il Lugano.
Le cifre sono quelle dell’edizione 2021/22 e sono state confermate dalla UEFA, che ha ricordato come ogni successo, una volta entrati nel tabellone principale, valga 500'000 franchi, ogni pareggio 160'000 e che il premio per la vincente di ogni girone sia di 650'000 franchi.
Senza spingersi troppo in là con la fantasia, senza immaginare i bianconeri ancora “vivi” nel 2023 europeo, è comunque semplice capire perché la proprietà del club tenga enormemente alla competizione. E perché, quindi, si aspetti che la squadra faccia il possibile - e pure l’impossibile - per superare di slancio l’Hapoel Be'er Sheva e, nell’eventuale spareggio, gli ucraini del Zorya Luhansk e o i rumeni dell’Universitatea Craiova. I quattrini in palio renderebbero infatti meno dipendente dal mercato la “mission” societaria. Regalerebbero serenità, garantirebbero un pizzico di pazienza in più, a tutti i livelli e... farebbero cambiar volto alla stagione dei ticinesi. E questo quasi prima che questa sia davvero cominciata. Già perché la truppa di Mattia Croci-Torti non dovrà attendere molto per conoscere il suo destino continentale: entro una settimana si chiuderà il terzo turno, tra il 18 e il 25 agosto si decideranno poi gli spareggi.
A questa corsa a perdifiato, affiancata da un campionato che, per forza di cose, nelle prossime settimane sarà fisiologicamente declassato al ruolo di prestigiosa distrazione, il Lugano arriva con tante certezze e qualche dubbio. Arriva con una rosa sì competitiva ma sicuramente da rinforzare. Arriva rinfrancato da un successo, quello di Winterthur, con il quale ha cancellato ogni malumore. Arriva determinato. Anche se di fronte si troverà un avversario agguerrito e, eliminata la Dinamo Minsk, già rodato in Europa. Avanti nel ranking UEFA perché sempre presenti nelle coppe nell’ultimo lustro, gli israeliani sono solidi - il portiere Glazer, il difensore Vitor, e i centrocampisti Bareiro e Martins sono tra gli elementi più esperti - ma non scintillanti. Finora, infatti, hanno segnato pochino e questo potrebbe spingerli a non scoprirsi troppo a Cornaredo. Ad accontentarsi in vista della recita del Toto Turner Stadium, dove nelle ultime dieci gare ufficiali disputate hanno collezionato otto vittorie e due pari. Il Lugano si troverà dunque di fronte un avversario fisico e, probabilmente, pochi spazi.
Mettere insieme un vantaggio importante in vista del ritorno israeliano? Dovrà osare, rischiare…