«Orgoglioso dei miei ragazzi»
«Chi dubitava che il Lugano fosse venuto in Israele a fare una passeggiata ha dovuto ricredersi».
NETANYA - Una bella prestazione, un pessimo risultato. E soprattutto una qualificazione sfumata. Il Lugano non può essere soddisfatto di quanto fatto a Netanya. O no?
«Se Sabbatini avesse segnato il rigore, forse la partita avrebbe avuto un'altra storia - ha raccontato a caldo Croci-Torti ai microfoni di rsi, per poi ribadirlo in conferenza stampa - Però chi dubitava che il Lugano fosse venuto in Israele a fare una passeggiata ha dovuto ricredersi. Volevamo vincere e ci abbiamo creduto fino alla fine. Penso che nei primi 55' non ci sia stata storia: loro non hanno fatto un tiro in porta. Poi ci hanno beffato sulle punizioni laterali o sui corner. Abbiamo imposto il nostro gioco e il nostro carattere: oggi sono orgoglioso dei miei ragazzi, di tutti quanti. Eravamo in difficoltà, ma in campo non si è vista questa differenza. Devo fare un applauso a chi ha giocato, non siamo ancora bravi abbastanza per vincere queste partite, ci lavoreremo per il futuro. Nel primo tempo non ci hanno dato un rigore sacrosanto, incredibile, poi invece uno è arrivato ma non siamo stati bravi a segnarlo. Poi con i cambi loro sono stati più solidi. Nelle due partite non abbiamo potuto giocare con il nostro miglior effettivo ma questa non vuole essere una scusa. È chiaro per vincere stasera sarebbe servita un’impresa. Per tanti oggi era la prima partita giocata con noi: i giovani che sono entrati erano molto carichi, sapevano che eravamo in difficoltà e si sono concentrati al meglio per onorare la maglia. L’hanno fatto nei migliori dei modi, sono ragazzi per cui bisogna avere pazienza, per loro c’è un percorso già previsto. Oggi devo solo ringraziarli per la grande attitudine e per un’altra cosa molto importante: non hanno avuto paura. Queste partite aiutano tanto: sono esperienze importanti, sono cose che ti formano. Penso che giocare con la maglia del Lugano, in questo stadio, sia una cosa che non dimenticheranno mai».