MANCHESTER«Non rispetto Ten Hag», Cristiano Ronaldo lancia siluri

MANCHESTER - Tempismo perfetto. Il giorno dopo la chiusura della prima parte di stagione, il giorno dell’inizio dell’avventura-Mondiale con il suo Portogallo, Cristiano Ronaldo ha lanciato siluri contro il Manchester United e il suo allenatore. 

Vissuti mesi difficili, il campionissimo lusitano ha infatti atteso di aver svuotato il suo armadietto all’Old Trafford prima di vuotare il sacco. Intervistato dal Sun, ha lanciato accuse, non si è risparmiato e... ha probabilmente deciso di troncare il proprio rapporto con i Red Devils. Perché per immaginarlo di nuovo indossare quella casacca nel 2023 serve molta fantasia.

«Sono stato tradito dallo United e non ho alcun rispetto per il mio allenatore - ha bombardato CR7 ai microfoni di Piers Morgan - Lui non ha rispetto per me e io non ne ho per lui. E mai potrò averne per una persona che con me si è comportata in quel modo. Questo è il momento più difficile della mia carriera, a livello professionale e personale».

Ronaldo non si è però fermato alle critiche al suo attuale mister. Ha puntato il dito direttamente verso i dirigenti del club. «La scorsa stagione hanno preso un direttore sportivo come allenatore (Ralf Rangnick, ndr). È incomprensibile come possa essere stata presa questa decisione. È stata una scelta che ha sorpreso il mondo intero. Io non sapevo chi fosse. Se non sei un allenatore come puoi pensare di essere il boss allo United? In società c’è chi mi voleva fuori quest'anno. Anzi qualcuno già l'anno scorso. Hanno cercato di trasformarmi in un capro espiatorio».

E lo hanno anche ferito dandogli implicitamente del bugiardo: «Lo scorso luglio la mia bambina di tre mesi è stata ricoverata in ospedale. Per questo sono stato costretto a saltare il precampionato in America. In quei giorni i dirigenti hanno dubitato della mia buona fede e questo mi ha fatto molto male. La verità è che lo United non sta crescendo. Sono tornato dopo anni e tutto era come lo avevo lasciato. Le strutture, la palestra, la jacuzzi, perfino i cuochi: è come se il tempo si fosse fermato.  Che le cose non funzionino lo sanno tutti nel club, Sir Alex Ferguson per primo. I tifosi, che sono sempre dalla mia parte e sono la cosa più importante nel calcio, meritano di sapere la verità».