Si è chiuso il Mondiale delle elvetiche, sconfitte con il netto punteggio di 5-1 nel match valido per gli ottavi di finale
Le ragazze di Inka Grings senza argomenti nell'ottavo di finale di Auckland.
AUCKLAND - È stato comunque un percorso da ricordare quello della Svizzera ai Mondiali in Australia e Nuova Zelanda. Questo nonostante negli ottavi di finale contro la ben più quotata Spagna - sebbene reduce dal netto 4-0 contro il Giappone - sia arrivata una netta e inequivocabile sconfitta per 5-1.
Una sconfitta sì pesante ma che non deve offuscare più di tanto la Coppa del Mondo delle elvetiche, visto che l'obiettivo di raggiungere la fase a eliminazione diretta (per la seconda volta nella storia dopo il 2015) è stato raggiunto, addirittura da prima del girone. Una volta smaltita la cocente delusione per l'andamento della sfida odierna, alle ragazze di Inka Grings - che hanno comunque palesato alcune lacune importanti, in special modo in attacco (soltanto tre i gol segnati in quattro partite, due alle Filippine e l'autorete clamorosa di oggi) - resterà perciò la consapevolezza di essere fra le 16 meraviglie al mondo. Mica poco.
Che dire della sfida odierna? Già dopo i primi 45' la contesa era "giocata", visto il 4-1 scaturito all'intervallo. Alla rete di Aitana Bonmati realizzata al 5' la Svizzera (se così si può dire...) ha risposto all'11' con l'incredibile autogol di Laia Codina (retropassaggio scriteriato finito in fondo al sacco). Alba Maria Redondo Ferrer (17') e le già citate Aitana Bonmati (36') e Laia Codina (45') hanno poi portato le spagnole sul comodo 4-1. Al 70' Jennifer Hermoso ha infine ulteriormente ritoccato il punteggio, rendendo ancor più pesante il ko patito dalla rossocrociate.