«Si è creata una situazione che si poteva evitare»
Poi gli auguri al nuovo ct: «È un amico verso cui provo affetto. Incarico meritato, a Napoli ha fatto cose straordinarie».
ROMA - Chiuso con delle rumorose dimissioni il ciclo targato Roberto Mancini, l’Italia - campione d’Europa, ma fuori anche dagli ultimi Mondiali - si sta per avviare verso un nuovo corso e vuole ripartire sotto la guida di Luciano Spalletti.
Il nuovo ct, campione d’Italia con il Napoli di De Laurentiis - a questo proposito va ancora risolto il contenzioso legato alla clausola di non concorrenza - debutterà il 9 settembre a Skopje contro la Macedonia del Nord, avversario che riporta alla mente ricordi amarissimi.
Sulla scelta di puntare su Spalletti e sull’addio del Mancio - una bomba deflagrata tra le mani della Federazione - ha detto la sua Gian Piero Ventura, ex ct della Nazionale azzurra.
«Luciano è un amico verso cui provo un affetto incondizionato, gli faccio un grandissimo in bocca al lupo con il cuore in mano», ha esordito il tecnico, che nella sua lunga carriera ha allenato anche Spalletti tra il 1985 e il 1986. «Credo sia una nomina meritata. Quello che ha fatto a Napoli è straordinario, si è guadagnato questo incarico che potrebbe essere la ciliegina sulla torta di una carriera importante».
Rimasto suo malgrado nella memoria collettiva anche per la mancata qualificazione ai Mondiali del 2018, Ventura ha poi lanciato una frecciatina alla Federazione e allo stesso Mancini per la gestione del “divorzio”. «Non hanno certo dato una bella immagine. È difficile entrare dentro alle cose e si rischia di dire delle sciocchezze, ma sicuramente si è generata una situazione che si sarebbe potuta evitare».